MANTOVA Il Mantova chiude l’anno con una sconfitta. I biancorossi sono apparsi stanchi e irriconoscibili nel derby del Po, al Martelli contro la Reggiana. Chi ha sempre fatto la differenza è stato Davis Mensah, ma in questa occasione l’attaccante non è riuscito ad incidere particolarmente. «Ci è mancato tutto – afferma – . È stata una gara dura perché siamo arrivati alla sfida scarichi. Però i complimenti vanno fatti agli avversari per averci messi in difficoltà tramite il palleggio e l’aggressività. Da quando c’è mister Possanzini, penso che questa sia stata la prima gara in cui sbagliamo approccio e aggressività. Ripeto, si vedeva che eravamo stanchi. Per fortuna adesso c’è la sosta che ci darà un mano a ricaricarci». Il 2-0 finale ha lasciato i tifosi insoddisfatti e amareggiati. «Ci sta il mugugno dello stadio, ma dobbiamo andare avanti. Siamo mancati sia mentalmente che fisicamente. Oltre a questo, ma non è un alibi, in panchina mancavano tanti giocatori. Personalmente ero molto stanco, però non dobbiamo piangerci addosso perché c’è ancora un girone di ritorno da giocare. Dobbiamo lavorare e rimanere concentrati fino alla fine sul nostro unico obiettivo: la salvezza».
Grazie alla vittoria sul Mantova, i reggiani salgono a quota 24 punti e sopravanzano proprio i virgiliani, fermi a 23. «Volevamo andare in vacanza con una bella vittoria, ma così non è stato. Oltretutto era uno scontro diretto. Però hanno dimostrato di essere superiori a noi. Penso che la sconfitta sia arrivata al momento giusto. Io fisicamente ero al limite. Con la nascita di Lucas non ho dormito molto. Adesso me lo godo per una settimana, poi penseremo a torna a pedalare».
