CASTEL GOFFREDO Dopo la vittoria col brivido contro il Valcalepio, Jacopo Menolli torna su cosa ha funzionato e soprattutto su cosa non ha funzionato in un match che poteva tranquillamente finire in goleada per la Castellana. All’intervallo la squadra di Arioli si trovava infatti in vantaggio di tre reti, due delle quali messe a segno proprio dal centrocampista.
«Non sono un grande goleador – dice Jacopo – ma normalmente faccio 5 o 6 gol in un campionato. Ero perciò sotto media, avendo segnato un solo gol fino a domenica scorsa. La doppietta mi dà fiducia per il resto della stagione. Sto bene fisicamente e la squadra gira, a parte qualche quarto d’ora disastroso». Due gol di pregevole fattura, tra l’altro, ai quali per poco non se ne aggiungeva un terzo: «Sul primo ho stoppato e calciato da fuori area senza pensarci troppo. Forse quella è stata la fortuna, visto che la palla è andata all’incrocio. Il secondo è invece una novità per me, dato che prima dell’arrivo di Nardi ero io a battere i calci piazzati e non a riceverli in area – spiega, e aggiunge sorridendo – . Sul rigore ho chiesto a Nardi se si sentiva davvero di tirarlo, altrimenti ci avrei pensato io. Ho provato a portarmi a casa la palla con una punizione nel secondo tempo ma il loro portiere è stato bravo».
Per Jacopo avere azzeccato il trequartista è stata una svolta: «Nessuno come chi occupa quel ruolo può fare la differenza per come giochiamo. Nardi si è inserito subito bene nel gruppo e sta interpretando quel ruolo al meglio, risultando spesso l’ago della bilancia in campo. Anche Thai Ba lo può fare – prosegue – ma chiaramente gli manca esperienza visti i suoi 20 anni. Ha grandi potenzialità e deve essere lasciato libero di crescere e anche di sbagliare». Il centrocampista torna poi sui momenti di amnesia di cui spesso è vittima la Caste – uno di questi ha proprio riaperto la sfida col Valcalepio – e chiarisce: «Staccare la spina ogni tanto è un nostro difetto. Capita a tutte le squadre di poter lasciare il pallino del gioco agli avversari, ma la concentrazione non deve calare. Bisogna gestire quelle fasi meglio. Io sono il primo responsabile, insieme con gli altri giocatori più esperti: dobbiamo comunicare di più in campo e tenere alta l’attenzione di tutti. Nella mia vita non ho mai visto così tante occasioni sbagliate come domenica». Lavorare su queste disattenzioni può far sì che il prosieguo di stagione diventi molto interessante per i biancazzurri: «Abbiamo dimostrato che quando siamo concentrati ce la giochiamo con tutti, facendo grandi prestazioni anche con le prime. Se correggiamo quel difetto, non vedo perchè i play off non possano essere alla portata», dice Jacopo. Che conclude: «Dobbiamo imparare dagli errori commessi in passato e avere il giusto atteggiamento mentale già a partire da domenica prossima contro l’Atletico Castegnato».