MANTOVA Si potrebbe dire che la spending review non abiti in via Taliercio, visti i costi che la multiutility esibisce per l’anno scorso in termini di consulenze, spese legali e sponsorizzazioni. Il computo porta a una cifra che sfiora i 3 milioni di euro, che potremmo dirlo all’incirca un 10% dell’utile registrato dalla Tea. Il tutto senza dispensare la Spa a maggioranza di capitale del Comune capoluogo dalla inevitabile censura delle forze di minoranza, che preferirebbero vedere dirottate tutte quelle risorse in bonus per gli utenti in difficoltà.
A sorprendere sono i numeri delle spese, e in particolare quelle delle consulenze che nell’ultimo anno hanno raggiunto la cifra di 2.983.552 euro, sommando tutti gli incarichi esterni affidati dalle varie società collegate al gruppo Tea. Da sola la holding ha speso 1.131.939 euro, seguita da Tea Energia con 349.966 e poi da Mantova Ambiente con 311.552. A ruota tutte le altre. Spiccano le consulenze legali, ove il ricorso ad avvocati sul libero mercato pesa per 1.114 euro, cui si aggiungono quelle amministrative e gestionali per altri 1.869.155.
Nemmeno lasciano indifferenti anche le oltre 50 sponsorizzazioni attivate nello scorso anno, che hanno visto un impegno di spesa di 740mila euro per finanziare eventi sotto ogni forma e di qualsiasi tipo, dallo sport per arrivare alla cultura. e pure spiccano i 150mila euro per i concerti a Mantova, dei quali beneficia solamente il capoluogo sul versante dell’immagine, ma all’appello comunque non manca nessuno. A ciò si aggiungono i 431.850 euro di contributi assegnati a tutti i Comuni soci per le loro manifestazioni.
«Di fronte a tali numeri – redarguisce il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri –, nonché all’aumento delle bollette e ai conguagli folli che hanno subito recentemente gli inquilini degli alloggi popolari, è impossibile non depositare una mozione per chiedere a Tea Spa di seguire le orme delle utility locali più virtuose che hanno erogato per la stagione termica attuale un bonus a sostegno dei nuclei familiari che si trovano in condizioni di vulnerabilità economica sulla base dell’Isee per le spese collegate al teleriscaldamento, dato che gli sgravi sociali previsti dalla legislazione vigente riguardano i settori del gas, della energia elettrica e del servizio idrico».
Per Baschieri sarebbe «un gesto apprezzato dalla collettività, uno sconto commerciale: si tratterebbe di una ridistribuzione sana e intelligente degli utili apprezzata dai cittadini. Diciamoci la verità, Tea Spa ha più spese per consulenze di una multinazionale quotata in borsa ed è sempre più lo scrigno del potere politico mantovano. I conti della multiutility scoppiano di salute e visti i bilanci degli ultimi anni, in soli cinque esercizi economici, gli utili di Tea sono passati dai 19,86 milioni del 2019 ai 30,30 del 2023: un incremento delle entrate nette oltre il 50% nell’attesa della chiusura del bilancio 2024», conclude Baschieri.