Rugby serie A Elite – Sommer: “Obiettivo? Darò il massimo per vincere lo scudetto con il Viadana”

Viadana «Voglio dei giocatori che sappiano giocare in più ruoli». Parole e musica di uno dei tecnici del Rugby Viadana, Benjamin Madero. Seguendo questo suggerimento è arrivato all’ombra dello Zaffanella il seconda e terza linea Lucas Sommer.

Lucas, raccontaci chi sei, le tue passioni oltre al rugby e la tua storia: quando e dove hai iniziato a giocare e infine il percorso sportivo che ti ha portato fino a Viadana…

«Mi chiamo Lucas Sommer, ho 26 anni, sono nato in Argentina e mi sono laureato in amministrazione aziendale. Le mie passioni sono gli sport. Mi piacciono tutti e la mia carriera nel rugby è iniziata a 9 anni. Ho sempre giocato con il SIC (San Isidro Club) fino all’anno 2023 quando sono andato all’SRA (Super Rugby America) allo Yacare XV e poi mi sono trasferito in Italia alla Lazio: ho vissuto una grande stagione culminata con la promozione. Sono tornato al SIC fino all’inizio di quest’anno, quando mi sono trasferito ancora allo Yacare XV. Una volta terminato il torneo, di nuovo nel SIC fino ad oggi visto che farò parte del Viadana».

Qual è stata la tua prima impressione sul club, la città e la squadra?

«Per quello che ho visto e sentito, la società ha una grande struttura e un ambiente molto professionale. La città sembra tranquilla e con una grande tradizione per il rugby, e la squadra trasmette impegno e unità. Non vedo l’ora di viverlo di persona lavorando in questo gruppo».

Conoscevi già il Rugby Viadana prima di essere contattato per venire in Italia?

«Sì, conoscevo il nome e la sua storia nel rugby italiano. Sapevo che è un club competitivo e con un tifo molto appassionato. Ho conosciuto diversi giocatori che hanno giocato lì come “Benja” Madero che oggi è l’allenatore e mi ha consigliato di venire qui».

È una squadra che ha molta ambizione; qual è il tuo obiettivo?

«Il mio obiettivo è vincere la Serie A Elite; voglio giocare il miglior rugby possibile e penso che qui ci sia una grande opportunità».
Giochi in seconda e terza linea, quali sono i tuoi punti di forza nel rugby?
«Credo che i miei punti di forza siano l’intensità nei contatti, la solidità in difesa e l’impegno costante sia nelle fasi statiche che in quelle dinamiche. Mi piace supportare sempre i miei compagni e contribuire al gioco di squadra. Penso che un buon avanti debba essere presente in ogni fase del gioco, pronto a fare il lavoro sporco ma anche a dare continuità. Cerco di essere sempre reattivo, di leggere bene le situazioni e di dare il massimo in ogni azione. Non mi tiro mai indietro, soprattutto quando c’è da mettere fisicità e carattere. Per me il rugby è anche questo: sacrificio, determinazione e spirito di squadra».
Intanto stasera allo Zaffanella, alle 19.30, si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo Director of Rugby. Di origine neozelandese, potrebbe essere Sosene Anesi, di cui si era parlato settimane fa. Sfuma quindi quella che per un momento era stata una pista francese. Con lui il presidente Giulio Arletti, il ds Ulises Gamboa e i coach Madero e Tejerizo.

Alessandro Soragna