MANTOVA Le forze dell’ordine lo tenevano d’occhio già da tempo, in quanto ritenuto, stando a precisi riscontri investigativi, collegato in qualche modo al mercato dello spaccio cittadino. Non una figura di spicco dunque ma ugualmente collegato a vario titolo agli ambienti mantovani della droga. Per lui però, intercettato l’altra sera dalla Polizia in un bar del capoluogo, si sono spalancate ad ogni modo le porte del carcere.
Al momento non sono trapelate ulteriori indiscrezioni, sia circa le generalità dell’arrestato che per quanto concerne i dettagli dell’operazione, che per questo motivo dunque potrebbe essere ancora in via di definizione. Un’attività d’indagine articolata improntata ad individuare altri elementi, stavolta di rilievo, operanti sulla piazza dello spaccio a Mantova.
Il blitz come detto è scattato venerdì; gli uomini della Squadra Mobile impegnati in un normale servizio di controllo del territorio, lo avrebbero intercettato, secondo le sommarie informazioni acquisite, all’interno di un locale pubblico in centro. Alla vista degli agenti l’uomo avrebbe iniziato immediatamente a manifestare un certo nervosismo. Insospetti da tale atteggiamento, e conoscendo soprattutto il soggetto, i poliziotti lo avrebbero quindi avvicinato con una scusa, e nella fattispecie chiedendogli di mostrare loro i documenti. Sottoposto a perquisizione personale è stato quindi trovato in possesso di un discreto quantitativo di droga “non leggera” – quindi ad esempio cocaina o eroina – oltre a denaro contante ritenuto provento dell’attività di spaccio. L’accertamento dei poliziotti però è proseguito anche nell’ abitazione dell’uomo. A seguito di successiva perquisizione domiciliare sono state infatti rinvenute diverse altre partite di stupefacenti. Inevitabili a quel punto per il pusher sono scattate le manette ai polsi.
Accompagnato negli uffici di piazza Sordello per l’identificazione l’uomo è stato così arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e terminate le formalità di rito tradotto nella casa circondariale di via Poma a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ieri mattina il magistrato di turno ha provveduto ad inoltrare al gip formale richiesta di convalida della misura cautelare. Domani mattina infine l’uomo verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari Beatrice Bergamasco chiamata ad esprimersi circa la conferma dell’arresto.