MANTOVA Maltrattamenti, sia verbali che fisici, perpetrati nell’ambito familiare per anni. Con queste accuse era così finito alla sbarra un 45enne di origine marocchina residente nel capoluogo. I fatti a lui contestati si sarebbero protratti per diversi anni, ma era stato sul finire del 2012 che la vicenda era finita sotto la lente d’ingrandimento della procura virgiliana. Condotte violente, lesioni e minacce, aggravate dalla reiterazione temporale, e consumate tra le mura domestiche nei confronti della compagna. Una situazione a cui la moglie esasperata aveva cercato di porre fine facendo denuncia alle forze dell’ordine. Ed era stato in quel frangente che l’uomo aveva avuto il supporto, affinchè venisse ritirata la querela, della sorella e di un’altra donna, un italiana nei cui confronti il nordafricano, sempre secondo l’accusa, vantava un credito per droga. Secondo quanto emerso infatti il 45enne era già finito in manette in un paio di circostanze per detenzione di sostanze stupefacenti. Ieri mattina di fronte al giudice Enzo Rosina è comparsa per la deposizione la stessa parte offesa. L’ex coniuge ha quindi ripercorso quel calvario, fatto di botte e umiliazioni e perpetrato nei suoi confronti sia dal marito che anche dalle altre due donne anch’esse imputate nel giudizio.
Anni di maltrattamenti in famiglia, marito violento finisce alla sbarra
Imputati: un cittadino marocchino ed altre due donne