Scoperta dai carabinieri a Gambarara una macelleria islamica clandestina

MANTOVA I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Mantova hanno denunciato S.M., classe 79 e originario del Marocco, per commercio di sostanze alimentari nocive.
I militari, nel transitare l’altro ieri in strada Gambarara, hanno avvertito provenire da uno dei tanti garage un fortissimo odore di carne. Una volta all’interno, oltre a diversi oggetti accatastati, tra cui anche passeggini e biciclette per bambini, è stata trovata di fatto una macelleria clandestina. Su un bancone di fortuna vi erano poggiati una sega a nastro ed una bilancia ed accanto un frigo professionale. Oltre agli arnesi del mestiere sono stati rinvenuti oltre duecento chili di carne, tra cui una buona parte già divisa in porzioni, imbustata alla buona e poggiata sul pavimento insudiciato. All’esterno è stato anche trovato un furgone frigo, con refrigeratore spento, ove all’interno sono state trovate altre quantità di carne ancora da tagliare.
Data la circostanza è stato immediatamente attivato il Distretto Veterinario dell’ATS Valpadana che all’esito del sopralluogo, dopo aver accertato l’assenza di qualsivoglia autorizzazione e constatato le pessime condizioni igienico sanitarie e il concreto rischio per la salute pubblica derivante dall’immissione al consumo alimentare, ha disposto la distruzione della carne. Mentre i locali e gli oggetti sono stati sottoposti a sequestro.
L’uomo si è giustificato dicendo che la carne che stava preparando era destinata ad amici e parenti e tagliata secondo le norme della legge islamica. Nel mondo occidentale tali alimenti vengono infatti generalmente accostati al termine arabo halāl, che può essere tradotto in “lecito”, e prevede uno specifico rituale nella macellazione e nel taglio in modo tale che l’alimento possa essere consumato, dal fedele osservante, senza che si corra alcun rischio di commettere peccato.