Porto Catena da ripensare con ristoranti e servizi turistici

MANTOVA Potrebbe sembrare la solita boutade elettorale, ma alcuni atti amministrativi delle settimane scorse porterebbero invece a credere che il Comune si sta muovendo concretamente all’indirizzo di un potenziamento delle strutture attrattive della città legate all’acqua. La richiesta di via Roma all’Aipo e alla Provincia finalizzata a poter gestire l’area di Porto Catena è il passo preliminare per dare corso a una “fase due” che consentirebbe al Comune di realizzare infrastrutture e servizi. Il tutto in una prospettiva di sviluppo del centro storico anche nell’area lacuale, con conseguente crescita di attrattive turistiche.
L’annuncio è stato formalizzato dallo stesso sindaco  Mattia Palazzi nel corso della riunione della “lista gialla” che porta il suo nome, sulla motonave “Andes”. Un progetto che parte dal presupposto che «l’area di Porto Catena va riqualificata», anche in funzione di consolidare ed estendere il rapporto tra la città e la sua risorsa idrica. La riqualificazione sarebbe in tal caso, ottenuti i debiti benestare dalle altre istituzioni e organismi, una competenza del Comune.
«Questo è un luogo che può diventare magico – ha rimarcato il primo cittadino ai suoi supporter della civica Palazzi 2020 – anche con la collocazione strategica di ristorantini e di servizi per i mantovani, ma anche per i turisti. Così potremmo ampliare il centro storico». Fra le varie idee in cantiere, anche il ripristino delle “crociere” sul Rio da Catena a piazza Martiri.