Fine settimana generalmente grigio ma non freddo

MANTOVA Il tempo è di nuovo in peggioramento. Manca sull’Italia un anticiclone stabile in grado di respingere gli attacchi perturbati dell’Atlantico. Ciò permetterà da domani l’avanzata di un sistema perturbato che porterà un po’ di pioggia anche nel mantovano, anche se non si tratterà di una perturbazione rilevante.

Il fine settimana

Oggi il tempo non riserverà sorprese. Fino a domenica l’Italia sarà influenzata da correnti atlantiche che apporteranno nuvolosità frequente e molta foschia per la grande umidità presente nei bassi strati atmosferici padani. Non sono da escludere veloci schiarite, ma prevarranno sicuramente le nubi. Non farà freddo: durante il giorno la temperatura sarà vicina ai 10 gradi. Giornata simile quella di domani, con cielo generalmente coperto e al limite qualche schiarita nel pomeriggio. La domenica sarà completamente grigia con qualche goccia di pioggia nel corso della mattinata e temperature tutto sommato non troppo basse, in linea con i valori stagionali se non al di sopra di un paio di gradi. 

A seguire non ci saranno sostanziali novità. Sia lunedì (alle 12 ci sarà il solstizio d’inverno) e martedì è previsto cielo generalmente grigio con molta foschia. Proprio l’assenza di sole sembra essere la caratteristica meteo dominante dell’attuale dicembre. Fino ad oggi dicembre ha totalizzato appena 10 ore di sole contro le 60/70 che vede mediamente nell’arco dei 31 giorni. 

Dalla metà della prossima settimana le cose potrebbero cambiare. Sotto l’albero, uno dei pacchi di fine anno potrebbe infatti contenere l’inverno, quello vero. Giungono ogni giorno conferme dai modelli previsionali in merito al rallentamento del vortice polare, la grande area di bassa pressione che governa il tempo dell’Atlantico settentrionale. Grazie a ciò l’alta pressione delle Azzorre tenterà di portarsi verso la Scandinavia agevolando così l’arrivo di correnti fredde di estrazione russa nel bacino centrale e occidentale del Mediterraneo. L’ipotesi più estrema, in realtà poco probabile, è quella di un collegamento diretto tra l’anticiclone atlantico con le gelide masse d’aria che sovrastano la Russia europea. In tal caso da Santo Stefano l’Italia verrebbe interessata da masse d’aria continentale in grado di far scendere le temperature di almeno 10 gradi rispetto ai valori attuali. 

Da una decina d’anni il periodo che precede il Natale non vede particolari scossoni. Nel 2008, ad esempio, proprio durante la sera di Natale Mantova fu interessata da una vera e propria bufera di vento. Cadde anche qualche fiocco di neve. Nei giorni successivi il termometro scese nelle zone di campagna fino a -8°, terreno fertile per una grande nevicata che nella notte di capodanno portò fino a 18 centimetri di neve anche in città. 

A dir poco glaciale fu il periodo precedente il Natale del 2009: 16 centimetri di neve e temperature minime fino a -15° nelle zone di campagna. Qualcosa di simile, ma in tono minore, era accaduto prima di Natale anche nel dicembre del 2010. Da allora non si sono più registrati episodi degni di nota. Solo nel 2012 caddero su Mantova 12 centimetri di neve il giorno 12 dicembre. E la neve non si vede nella notte di Natale dal 2000.

Alessandro Azzoni