MANTOVA Avete mai sentito parlare di spelling bee? Si tratta delle celebri gare a eliminazione di ortografia in cui i concorrenti sono invitati a scandire le parole, lettera dopo lettera. Sicuramente le abbiamo viste almeno una volta al cinema o in televisione, come nel film uscito in Italia nel 2006 con il titolo di “Una parola per un sogno” cui Kate Palmer, una ragazzina afroamericana supera una gara dietro l’altra, fino ad arrivare alla finalissima. Si tratta di una tradizione cominciata nel 1925 negli Stati Uniti, grazie al The Courier-Journal, il giornale di Louisville, in Kentucky che ha fondato l’United States National Spelling Bee.
Da qualche anno questo stimolante progetto viene portato avanti dalle docenti di lingua inglese della scuola secondaria di primo grado “Sacchi” con lo scopo di motivare i discenti all’apprendimento della lingua inglese, favorire l’autostima, rafforzare lo spirito di coesione e ampliare le conoscenze lessicali.
A tal proposito lo scorso 26 maggio si è svolta nel cortile dell’istituto la finale in cui gli studenti delle classi seconde sono stati invitare a compitare alcune parole inglesi, dando vita ad una sana competizione che ha scaldato gli animi di alunni e docenti.