SUZZARA La struttura, da mesi con un reparto di 20 posti letto Covid attivato a supporto della sanità pubblica territoriale, alla luce della crescente richiesta ha ulteriormente aumentato questa collaborazione arrivando ad allestire fino a 40 posti letto.
“Ma anche questi – dice il Direttore Generale del Montecchi, Paolo Tassinari – sono stati tutti occupati in un batter di ciglia. Ed ora siamo a saturazione e definitiva”.
“Questa terza ondata del Covid 19 si sta rivelando molto impegnativa – continua Tassinari – è da un anno che i nostri operatori stanno facendo un lavoro incredibile e a loro va tutto il nostro ringraziamento”.
“Il pronto soccorso, inoltre, sta operando in condizioni del tutto fuori dall’ordinario ed estremamente gravose”.
“E’ molto importante in questa fase – è l’auspicio di Tassinari – che la popolazione, prima di accedere al pronto soccorso, segua le linee guida ISS coinvolgendo la medicina del territorio alle prime avvisaglie, asintomatiche o sintomatiche, del Covi d 19”.
Nel frattempo all’Ospedale di Suzzara, oltre al reparto Covid, prosegue ovviamente la consueta attività chirurgiche, mediche e ambulatoriali anche se in forma residuale e ridotta e con l’applicazione del piano di emergenza che prevede la riduzione dell’attività e dei posti letto ordinari, proprio per consentire all’Ospedale di tenere in piedi soprattutto i percorsi e l’assistenza ai Covid”.
Ricordiamo, inoltre, che all’ospedale di Suzzara sono in corso le vaccinazioni degli over 80 del territorio con vaccino Pfizer e che, nell’ottica della prevenzione e contrasto al Sars Cov2, il Montecchi continua ad erogare il servizio di tamponi molecolari anche per conto del servizio pubblico. Ancora a disposizione a supporto del SSN, infine, le sale operatorie per consentire interventi chirurgici in emergenza.