“Finalmente tocca a noi”, l’urlo liberatorio delle librerie

MANTOVA  In vista dell’imminente “Fase 2” anche le librerie mantovane (e più in generale lombarde) si apprestano a rialzare le serrande, dopo che il via libera alla ripartenza del settore librario disposto dal premier Conte per la data del 14 aprile era stato di fatto congelato in ambito regionale fino al 3 maggio per mano del governatore Attilio Fontana. Uno stop forzato procrastinato ulteriormente accolto in realtà con il favore sia degli stessi addetti ai lavori che delle associazioni sindacali di categoria, che all’unisono avevano bollato il decreto del presidente del consiglio come “inutile e dannoso”, a fronte anche di evidenti difficoltà da affrontare in quell’immediato, per garantire la totale sicurezza di operatori e clienti. Come dire la voglia di ripartire è tanta, ma la situazione è alquanto delicata, quindi meglio aspettare. Ora dopo quasi un mese di serrata prolungata tutto è pronto per poter riprendere in questa sorta di “nuova normalità” con cui tutti, volenti o nolenti, dovremmo abituarci a convivere a lungo. Per quanto concerne la situazione virgiliana certa la riapertura della stragrande maggioranza dei punti vendita cittadini, fatta salva qualche eccezione, che spontaneamente ha deciso di procastinare la ripartenza di altre due settimane, come nel caso del bookshop della casa editrice mantovana Il Rio, pronto a riprendere il 18 maggio anzichè il 4, come precisato dai proprietari Giada Scandola e Giulio Girondi. Tra le attività ai blocchi di partenza lunedì invece vi è sicuramente la libreria Mondadori di via Verdi.
«Da un punto di vista organizzativo – spiega il titolare Marco Valentini – eravamo pronti ad aprire anche prima, ma la decisione di rinviare questo momento, considerando anche il territorio lombardo è stato il più martoriato dalla pandemia, ci ha trovato assolutamente concordi. La stessa Mondadori, d’altro canto, ci aveva lasciato ampia libertà di scelta e così anche si era optato per non riaprire nemmeno l’altro nostro negozio in Emilia Romagna. Ora ci apprestiamo a questo piccolo segnale di normalità pieni di entusiasmo e pronti per operare in totale sicurezza. Sicuramente da lunedì riprenderemo in modo più soft applicando un orario ridotto e con pausa pranzo, quindi dalle 10 alle 13 e dalle 15-15,30 alle 18,30-19.
Stiamo ultimando la sanificazione dell’intero locale, dislocato su due piani, compresi gli impianti e per quanto riguarda i presidi di sicurezza agli ingressi sistemeremo mascherine e guanti monouso anche per quanti ne fossero sprovvisti, oltre ovviamente ai dispenser di gel igienizzante. Applicheremo inoltre cartelli riportanti le norme da rispettare come la distanza minima di un metro. In libreria, inoltre, essendo la metratura superiore ai 40 metri quadri, potranno entrare fino ad un massimo di tre persone alla volta. Infine per venire incontro ulteriormente alle esigenze dei nostri clienti e per evitare il rischio di possibili sovraffollamenti, continueremo poi a praticare il servizio di consegna a domicilio dei libri, già avviato da qualche settimana e che intendiamo mantenere anche per i prossimi mesi». Soluzione questa adottata anche da altre librerie durante il lockdown come la Coop Nautilus di piazza 80° Fanteria, che ha aderito al progetto di consegna a domicilio “Libri da asporto” e pronta anch’essa a riaprire i battenti dal 4 maggio, così come, stando ai rumors, dovrebbero dare “La Feltrinelli” di via Roma o la libreria “Libraccio” di via Verdi. Per restare in tema del poter operare in completa sicurezza infine, ulteriori accorgimenti, quali ad esempio l’installazione al reparto casse di pannelli protettivi in plexiglass, verranno invece adottati, sempre a partire da lunedì, dal Centroscuola di Levata.
Lorenzo Neri