MANTOVA – «Una giornata indimenticabile con una straordinaria partecipazione di popolo, giovani e istituzioni. Un 25 aprile unitario, come 80 anni fa, per la libertà, la pace e il lavoro». È il commento di Anpi nazionale a proposito della Festa della Liberazione. «Anche a Mantova – hanno fatto sapere – è stato il più grande 25 aprile del nuovo secolo. In alcuni comuni mantovani però non si spegne, l’eco di un 80° che ha creato disagi e situazioni di grande frustrazione per coloro che, pur con sobrietà, desideravano celebrare degnamente il 25 aprile». Il comitato provinciale Anpi Mantova “Renato Sandri” a tal fine ha segnalato alcuni casi: «La sezione Anpi di Porto Mantovano ha richiesto di poter partecipare attivamente alle celebrazioni del 25 aprile, ricevendo dal sindaco un gran rifiuto. Ad Acquanegra alla richiesta di poter partecipare con una lettura alla cerimonia per la Liberazione la sezione locale di Anpi ha ricevuto dapprima l’indicazione di presentarne anticipatamente il testo e poi il diniego ad intervenire. A Commessaggio è stato annullato il concerto con la banda, organizzato da diverse associazioni, tra cui l’Anpi locale. A Viadana marcette allegre suonate dalla banda hanno sostituito l’Inno di Mameli, l’inno nazionale, ripetutamente richiesto dai cittadini. Nemmeno una parola pronunciata pubblicamente da parte del sindaco, che non ha fatto nessun discorso pubblico. A Moglia, sebbene Anpi abbia chiesto di essere ospitata all’interno della cerimonia, il sindaco ha gentilmente risposto con un diniego. Il giorno seguente, il sindaco, in occasione dell’ultimo saluto a Maria Zuccati, è stato l’unica Autorità assente alla cerimonia». Per quanto riguarda Mantova, la cerimonia al monumento della Resistenza di viale Piave, è stata aperta dalle note dell’inno nazionale. Si precisa che non c’è stata nessuna ironia da parte di Anpi su “Bella Ciao”, ma la semplice presa d’atto della comunicazione prefettizia ricevuta, secondo la quale l’unica musica consentita era il “Silenzio d’ordinanza. Per il prossimo anno, il comitato Anpi “Sandri” chiederà le piazze, così da arrivare nel futuro 25 aprile a importanti celebrazioni unitarie, antifascisticamente sobrie».




































