MANTOVA Ennesima aggressione su un autobus circolare cittadino, senza gravi conseguenze, che però sta accendendo un mai esaurito dibattito politico volto a garantire il rispetto degli obblighi per l’utenza e la sicurezza per gli operatori dell’azienda del trasporto pubblico. I fatti sono avvenuti (o meglio, ripetuti) ieri pomeriggio in corso della Libertà verso le 18.15 sul pullman urbano della linea 5 che segue il tracciato centro città-Gigante.
Due gli aggrediti: si tratta di accertatori addetti al controllo dei titoli di viaggio e l’aggressore denunciato risulta un cittadino non italiano ma non meglio specificato.
I controllori sono saliti chiedendo il biglietto agli occupanti del mezzo pubblico, e dopo i primi contrasti con un “portoghese” si è passati dalle parole ai fatti, cioè principalmente calci a uno dei due controllori che ha dovuto ricorrere al pronto soccorso.
Da quanto si è appreso, le sue condizioni non presentano danni fisici rilevanti, ma l’entità delle percosse e dei danni di ieri non vanno a mitigare la discussione in corso da tempo inerente alla sicurezza degli operatori e alla piaga ormai cronicizzata dei viaggiatori abusivi. E a rinnovare le istanze è il referente virgiliano dell’Utp, il sindacato degli utenti del trasporto pubblico Andrea Bertolini. «Non può più esistere che ora si facciano controlli a tappeto per i pendolari dei pullman sostitutivi sulla tratta Mantova-Bozzolo, dove la stragrande maggioranza degli utenti è costituita da abbonati muniti di regolare titolo di viaggio, mentre sui mezzi Apam ci si affida per i controlli a personale non formato, spesso ragazzi che fanno questo mestiere in vista di prendere la patente per le corriere. Quella di oggi (ieri, ndr) è stata un’aggressione modesta accompagnata da insulti. Non grave, insomma, però queste sono aggressioni all’ordine del giorno. Questa è una condotta generalizzata che va combattuta con la massima severità, e il male cronico dei mezzi pubblici, come documentano ampiamente i report delle società di trasporto, è l’evasione. Parlo di quell’evasione che non si può combattere in una settimana solo sui pullman sostitutivi della Mantova-Bozzolo, mentre le corse circolari vengono lasciate a se stesse con controlli sporadici affidati a personale spesso non preparato», conclude.