Animalisti in piazza contro le sponsorizzazioni del Festival. Levoni ancora nel mirino

MANTOVA Altra pacifica manifestazione di protesta da parte delle attiviste antispeciste del movimento Ribellione Animale, che hanno preso posto sui ciottoli di piazza Sordello tra lo stand Levoni e la libreria del Festivaletteratura.
Le attiviste hanno tracciato una linea di separazione di vernice rossa tra la libreria e lo stand dell’azienda con l’intento di porre una netta divisione tra la cultura e lo sfruttamento degli animali, due ambiti incompatibili che non dovrebbero coesistere.
Le attiviste si sono incollate al selciato esponendo uno striscione con la scritta “A Mantova dissenso proibito. Fuori Levoni dalla cultura”.
Le attiviste hanno sottolineato come quest’anno Festivaletteratura abbia previsto una serie di eventi sugli animali non umani, invitando ospiti come Emmanuel Carrère, Joël Dicker​​​​​​​ e Paul Lynch e il divulgatore scientifico David Quammen; quest’ultimo autore aveva raccontato la storia delle zoonosi, delle quali sono responsabili gli allevamenti intensivi e la la conseguente devastazione della natura, arrivando a prevedere la pandemia di covid-19 ben prima del 2020.
L’impatto violento e distruttivo della zootecnia è quindi incompatibile con la collaborazione tra Festivaletteratura e aziende che lucrano sui corpi degli animali.
All’inizio del Festival, mercoledì, le attiviste avevano già messo in atto un’altra manifestazione di protesta imbrattando con la vernice il monumento di Levoni alle porte di Castellucchio.
Nel Mantovano, comunque, queste proteste si erano già registrate durante il Food & Science Festival al Bibiena.