La parrocchia di Moglia accoglie don Marco Cerutti

MOGLIA – Una chiesa affollata di persone quella che ieri pomeriggio, a Moglia, ha accolto ufficialmente, il nuovo parroco di Moglia, Bondanello e Galvagnina-Zovo, don Marco Cerutti. Nonostante il rammarico e il disappunto reso noto da diversi fedeli a seguito della notizia del trasferimento dell’ex ministro don Alberto Ferrari, il saluto di benvenuto riservato a don Marco si è rivelato affettuoso e gentile, tanto da spingere gli stessi a leggere un messaggio al nuovo arrivato. Il parroco accompagnato all’altare dal vescovo di Mantova Marco Busca e da diversi altri sacerdoti e diaconi dei paesi limitrofi ha fin da subito respirato il colore di una comunità forte e presente: «Benvenuto, don Marco, – ha affermato durante la celebrazione uno dei presenti – A conclusione della sua ultima omelia, il precedente parroco don Alberto, ha citato un frammento significativo di quanto stiamo vivendo: “Il signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore”. Sono parole, queste, che interrogano nel profondo la fede di ciascuno di noi; sono parole che possono essere fatte proprie solo da chi dispone di una forte confidenza con la volontà del Cielo. Il lascito di chi l’ha preceduta è qui davanti a lei: una comunità che rimane viva in un mondo che ha deciso di non credere. Sappiamo di lei don Marco, che è persona schietta e concreta e di certo saprà valorizzare quanto è qui ora. Queste stesse persone sono pronte a continuare il cammino con lei, a pregare per tenere viva la fede in un tempo che si oscura. Infine – aggiunge il parrocchiano – chiediamo anticipatamente scusa se, a volte, all’inizio, faremo riferimento ai tempi passati, ma ci teniamo a dirle che le vogliamo già bene». Presente alla funzione religiosa – resa ancora più accogliente grazie ai canti del coro parrocchiale e alle musiche del maestro Renato Giorgi – anche il primo cittadino Claudio Bavutti insieme a diverse autorità locali. A seguito delle celebrazioni ha avuto luogo un piccolo momento di convivialità meno formale.