Area ex lago Paiolo: nasce la “cittadella della sanità”

MANTOVA Su 108.900 metri quadrati complessivi della lottizzazione, l’impresa veronese Imprendo Srl, che nel luglio 2021 si è aggiudicata all’asta il sedime dell’ex lago Paiolo si dice disposta a cederne al Comune 60mila, tenendosene 50mila per dare compimento a un piano attuativo varato nel 2011, ma poi abortito in seguito al fallimento dell’impresa Bottoli che ne era precedente proprietaria. Questa la risultanza della delibera di indirizzo ai fini della variante al piano attuativo 3.6, stralcio “Nuovo ospedale” votata nei giorni scorsi dalla giunta di via Roma. Delibera che sembra in gran parte recepire la proposta della società veronese, la quale rispetto al piano vigente sembrerebbe rinunciare a circa 23mila metri di area edificabile, mentre si allarga lo spazio naturalistico dell’ex Paiolo che l’ente invano aveva cercato di far proprio, assieme al Parco del Mincio, durante l’asta del luglio 2021. In quella sede il Comune offrì 478mila euro, mentre ai veronesi bastò un minimo rilancio per portarsi a casa il pacchetto con 512mila.
Fra i punti fermi del Comune, quello di non realizzare store di grande distribuzione, di realizzare alloggi idonei ai circa 400 universitari che seguono i corsi sanitari al “Poma”, villette mono e bifamiliari (tipologia di cui Mantova è carente) e preservare l’area naturalistica acquitrinosa, sopravvivenza dell’ex lago, nella quale hanno trovato habitat alcune specie protette, fra cui la rana di Lataste e la testuggine palustre.
Secondo il disegno originario, insomma, la futura lottizzazione, da realizzarsi entro il 2027, verrà a configurarsi come una vera “cittadella sanitaria” a principale servizio del polo ospedaliero attiguo. «Siamo irremovibili sulla totale inedificabilità della zona umida, che è quella di maggior pregio naturalistico, nel rispetto dei diritti di legge che i proprietari dell’area hanno», ha commentato il sindaco Mattia Palazzi.