Arena Bike-in: nuovi fondi ma per l’opposizione è un altro flop annunciato

MANTOVA – Era stato presentato come il primo bike-in al mondo, suscitando curiosità e un iniziale riscontro di utenza, ma l’idea di portare il cinema Arena sull’altra sponda dei laghi, trasformandolo in un “drive-in” riservato alle biciclette (bike-in, appunto) anziché alle automobili, non ha mancato di portare qualche delusione, soprattutto a livello di sostenibilità economica.
I reiterati post pubblici dello spazio Arena gremito – pur nel vincolo dei debiti distanziamenti cautelari – da parte degli amministratori comunali hanno insomma trovato un ribaltamento di prospettiva nei numeri, al punto che il leader dell’opposizione non risparmia ora le proprie bordate alla giunta di Mattia Palazzi che se ne era fata orgogliosa promotrice e finanziatrice. «Ma un po’ di vergogna la provano qualche volta?» è l’interrogativo lanciato da  Stefano Rossi, capogruppo di Mantova ideale, che punta il dito sullo studio commissionato dall’amministrazione per verificare la sostenibilità del progetto anche quest’anno, dopo le delusioni del 2020. Uno studio mirato soprattutto alla verifica della fattibilità di eventi aggregativi e spettacolistici in un periodo che si preannuncia ancora di forti limitazioni per gli effetti post-pandemia.
Intanto si parte dai costi sostenuti lo scorso anno. Nella rendicontazione di Rossi, «Il flop economico dell’Arena Bike-in della scorsa estate, evidentemente non è bastato all’amministrazione comunale di centrosinistra. Gli iniziali 65mila euro erano stati infatti integrati dal Comune con altri 40mila euro». Anzi, di più: il totale della spesa, comprensivo di tutti gli oneri, ha finito per raggiungere quota 114.150 euro. Il tutto peraltro senza avere riscontri positivi, sostiene l’opposizione, né prospettive di miglioramenti nella prossima stagione estiva.
«Il motivo? Più costi e meno entrate – prosegue Rossi –. Nel periodo prenatalizio però questa amministrazione si è davvero superata, sostenendo che l’estate scorsa la prima edizione fosse stato un successo. Ma solo per capirlo con assoluta certezza e per decidere se fare o meno una seconda edizione, la giunta aveva deciso di spendere altri 15mila euro per uno studio. Ed oggi la notizia: dal 1° luglio al 15 agosto vi sarà la seconda edizione. Ditemi voi con che coraggio si possono buttare così i nostri soldi, specie in questo periodo», conclude Rossi, bocciando senza appelli il progetto nato dalla sinergia tra Comune, Fondazione Umberto Artioli e la Shining Production, Srl di Trezzano d’Adda.