Attacco informatico a Tea: dopo tre mesi l’unica certezza è la falla nella sicurezza

MANTOVA   Che i dati personali “esfiltrati” dagli autori dell’attacco pirateria informatica nei confronti di Tea Spa dello scorso 16 aprile fossero stati pubblicati nel dark web era cosa già nota. Ora il Comune di Mantova fa sapere che proprio in virtù del fatto che questi dati sono stati pubblicati in un parte di internet che non può essere raggiunta con i normali motori di ricerca, non è possibile sapere quali siano i soggetti i cui dati sono stati rubati dai pirati informatici. Traduzione: c’è stato l’attacco, c’è stato il furto di dati personali, questi dati possono essere usati in maniera illecita, non è possibile sapere a chi appartengono i dati personali trattati da tea per il Comune di Mantova, rubati dagli hacker. A conferma di una falla enorme nei sistemi di sicurezza dell’azienda di via Taliercio. È questo l’ultimo aggiornamento della vicenda dell’attacco di pirateria informatica ai danni di Tea Spa avvenuto la notte tra il 15 e il 16 aprile scorso. Nella nota diffusa ieri dall’ufficio stampa di via Roma si legge appunto che i dati personali esfiltrati dagli hackers “sono stati pubblicati sul dark web (vale a dire la parte di Internet non indicizzata e raggiungibile solo mediante specifici software e reti). Ciò significa che non è possibile risalire a tali documenti attraverso una semplice ricerca con i comuni motori di ricerca”. “L’accesso non autorizzato e la diffusione illegittima di dati personali – prosegue la nota -, hanno comportato la perdita del controllo di tali informazioni”. Pertanto, si legge ancora, “non è possibile escludere che le informazioni carpite possano essere utilizzate in maniera illegittima da parte di terzi soggetti non autorizzati, anche con intenti malevoli, ad esempio a fini di furto di identità, frodi e comunicazioni indesiderate, nonostante le operazioni necessarie a effettuare il download dei documenti siano estremamente complesse. A causa della eterogeneità dei documenti esfiltrati – conclude la nota – ad oggi non è stato ancora possibile individuare con precisione ciascun soggetto i cui dati personali, trattati da Tea in nome e per conto del Comune di Mantova, siano effettivamente stati coinvolti nella violazione”. Dunque a fronte delle indagini in corso, non è stato ancora possibile stabilire quanti e quali soggetti siano rimasti coinvolti in questo attacco di pirateria informatica. A tale scopo il Comune di Mantova, comunicando lo stato delle cose, intende mettere in guardia quei soggetti che potrebbero essere rimasti coinvolti a loro insaputa. Nel contempo sul sito ufficiale di Tea Spa è disponibile un’ampia e dettagliata informativa a supporto dell’utenza.