MANTOVA È un bilancio in bilico fra aumenti di costi e di spesa corrente da un lato, e di tagli governativi e non dall’altro. Ma per il Comune, che ha approvato in giunta il previsionale 2024, un punto è fermo: non si tagliano i servizi e il welfare, né si aumentano le imposte su case o Irpef. Solo «qualche piccolo sacrificio in più, come i 20 euro all’anno sui pass – avverte il sindaco Mattia Palazzi –, ma così non si taglia welfare e scuola, non si aumentano le tasse sulla casa e sui redditi e si continua a investire per opere che riqualificano la città».
Il bilancio del prossimo esercizio vede il raddoppio dei costi energetici, l’aumento dei contratti di pubblico impiego, l’inflazione, l’aumento dei tassi sui mutui e i tagli statali agli enti locali, che producono maggiori costi, ma il bilancio evita tagli ai settori sensibili. La spesa corrente passa da 72,885 milioni del 2023 a 73,605 del 2024, mentre le spese per investimenti sono previste in 18,517 milioni nel 2024, 35,5 nel 2025 e 11,148 nel 2026.
In particolare per quel che riguarda le spese correnti il settore pubblica istruzione conterà 5,778 milioni, con un aumento di 150.000 euro, il settore territorio e ambiente 1,57 con un aumento di 300 mila euro, il welfare 10,482 milioni (+150mila euro), mentre il settore servizi finanziari tributi e demanio si ridurrà di 130mila euro, come pure il settore lavori pubblici cui andranno 8,778 milioni (100 mila euro in meno del 2023).
Una voce in aumento nelle spese riguarda il verde pubblico: nel 2017 era di circa 2,3 milioni, nel 2024 sarà circa 3 milioni e 150mila. Tale aumento è dato dai rincari di tutti i contratti oltre che dall’incremento di verde pubblico in tutte le zone della città.
Anche col nuovo anno 1 milione sarà destinato agli asfalti, e così pure la mobilità metterà in conto 500mila euro per il mantenimento del servizio dei bus navetta.
Tra gli investimenti più rilevanti nel 2024 troviamo interventi sull’edilizia scolastica 5,3 milioni, e 100mila euro di manutenzione straordinaria agli impianti sportivi. Di rilievo anche un contributo per nuovi autobus a metano di 2,5 milioni.
Riguardo alle entrate, l’Imu produrrà un aumento di circa 100mila euro per l’incremento di un punto millesimale dell’imposta sui terreni agricoli e sulle aree edificabili, mentre restano tutte invariate le altre aliquote. Confermata anche per l’anno 2024 l’esenzione totale dell’Irpef comunale per i redditi sino a 22 mila euro che ha portato dal 2017 ad oggi, 4.500 mantovani in più a non pagare nulla. Parimenti confermati i nidi gratis.
L’imposta di soggiorno passerà da 2,5 euro a 4,5 euro per gli alberghi da 4 stelle in su, da 2 euro a 3 euro per gli alberghi fino a 3 stelle e le strutture ricettive non alberghiere situate in zona Unesco, da 1 euro a 2,5 euro. I pass aumenteranno di 20 euro all’anno, ma i pass “strisce blu” rimarranno invariati. Pure invariata l’imposta di pubblicità e il canone unico di concessione ex Cosap per 1,9 milioni di euro. Per cui nessun aumento dei plateatici.