MANTOVA Dodici misure cautelari, di cui cinque custodie in carcere, una in regime domiciliare, quattro divieti di dimora e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Questo il bilancio della maxi operazione antidroga effettuata ieri all’alba dalla Squadra Mobile di Crotone, in collaborazione con la Squadra Mobile di Mantova e col Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, Siderno e Vibo Valentia, circa l’esecuzione di ordinanze restrittive emesse dal gip di Crotone nei confronti di 12 soggetti accusati a vario titolo di spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana. Le attività investigative, scattate lo scorso febbraio, hanno infatti permesso di appurare l’esistenza di una vera e propria “piazza di spaccio” esistente nel quartiere Acquabona a Crotone, piazza gestita da soggetti ivi residenti che si muovevano in autonomia, agendo in rare occasioni in concorso tra loro. La prosecuzione delle indagini ha evidenziato la presenza di un gran numero di avventori che, quotidianamente si recavano nel quartiere per approvvigionarsi di sostanza stupefacente, trovandone, di volta in volta, la disponibilità in diversi soggetti pronti a soddisfare la loro domanda; le cessioni avvenivano con modalità differenti, arrivando persino a consentire il consumo della sostanza all’interno delle abitazioni degli indagati, per eludere i controlli delle forze di polizia. Documentato inoltre che gran parte della cessione di droga veniva effettuata nell’area che circonda l’edificio abbandonato della ex scuola Gravina nonché a pochi metri da altri istituti scolastici della zona. Tra le cinque persone finite in carcere – Donato Bevilacqua (classe 1992); Armando Manetta (classe 1989); Nicola Manetta (classe 1981); Domenico Passalacqua (classe 1995) e Franco Passalacqua (classe 2004) – anche una domiciliata a Bagnolo San Vito e quindi raggiunta dalla Mobile virgiliana su delega dei colleghi calabresi..