C’è mezzo milione di canoni arretrati nelle case popolari

MANTOVA I numeri forniti dal Comune fanno riferimento all’ultima bollettazione del 31 agosto scorso, ma contemplano l’ultimo triennio 2022-’24, dai quali si desume che il credito vantato dall’ente per i canoni non pagati negli immobili di sua proprietà a canone popolare si aggira ormai attorno al mezzo milione di euro. Detti al centesimo sono 476.967,08 euro, che via Roma pensa in parte di recuperare attraverso agevolazioni, e in parte di affrontare attraverso vie meno “amichevoli”. Infatti, sono state avviate le procedure per la riscossione, e a questo punto quasi la metà degli inquilini ha recepito i piani di rientro proposti: sul totale della morosità, 191.369 euro entreranno nelle casse di via Roma con rateizzazioni concordate fra le parti, ma altri 209.736 euro invece non hanno trovato intesa tra ente e occupanti; e a questo punto il Comune ha già annunciato procedure di diffida e di recupero crediti.
Resta il dato gravoso per il settore ragioneria, se si considera che le abitazioni di edilizia residenziale del Comune sono 448, delle quali una quota rilevante prossima al 25% non risulta occupata; e secondo una stima astrattamente aritmetica, per ognuno di questi alloggi ci sono 1,000 euro di pendenze da canone non pagato. Ma si tratta altresì di un segnale preoccupante che evidenzia più che una crisi abitativa, un sintomo di nuova e crescente povertà sociale.
L’amministrazione di Mattia Palazzi e la politica della casa dell’assessore alla partita Nicola Martinelli sono ferme nel dare impulso e incentivo all’occupazione degli immobili sfitti da assegnarsi soprattutto a giovani coppie richiamate dagli altri comuni. Il processo di rafforzamento del corpus residenziale ha già trovato varie formule di incentivo, talune delle quali hanno dato riscontri positivi. Oltre ai 65 immobili di prossima assegnazione, vanno computati i 78 alloggi del piano “Pinqua” realizzato a Borgochiesanuova con i fondi europei finalizzati alla qualità dell’abitare: lì sono state recuperate e riqualificate le due palazzine rilevate dal fallimento Unieco, per essere messe a disposizione di giovani coppie, o comunque di giovani in possesso di una busta paga.
E comunque il tema delle morosità, più o meno incolpevoli, non tocca solo al Comune, visto che la Regione stessa è intervenuta con fondi per soccorrere le sue Aler.