MANTOVA Senza sorprese, ma con grande partecipazione il congresso provinciale del Psi che ha confermato alla guida della segreteria Michele Chiodarelli per il prossimo biennio. Un congresso dettato dalle dimissioni di Riccardo Nencini dalla guida del partrito, che ha imposto il rinnovo delle cariche periferiche. L’assise socialista tenuta ieri mattina all’Hotel Favorita, ha anche designato come delegati al congresso nazionale romano del prossimo week end, oltre allo stesso Chiodarelli, anche Sergio Beschi, Marzio Uberti, Luca Ponchiroli, Enzo Jori e Paolo Ceriani. Tra gli ospiti, oltre al sindaco Mattia Palazzi col vice Giovanni Buvoli, anche il presidente della Provincia Beniamino Morselli e il segretario regionale soocialista Lorenzo Cinquepalmi, che ha presieduto l’assise.
Al dibattito hanno preso la parola fra gli altri l’ex sindaco Sergio Genovesi, Gilberto Cavicchioli, Maria Barletta e Carlo Bignotti. Un’occasione per dare al partito una direttrice più “nazionale”, come spiega Chiodarelli, improntata ai grandi temi, ma anche per prefigurare uno scenario futuro legato a formule aggregative. Nelle mire dei socialisti infatti spicca il dialogo con Maurizio Turco per dare corpo a un progetto rivisitato e aggiornato della “Rosa nel pugno”, in sinergia con i radicali (oggi rappresentati dallo stesso Ponchiroli, con doppia tessera: radicale e socialista), ma in versione “4.0”.