Questa città è fatta ancora a scale

Nel centro storico con un disabile: giri infiniti per scendere dai marciapiedi

MANTOVA «Noi amministratori e consiglieri di Forza Italia già in passato ci siamo da sempre battuti per rendere Mantova una città a portata dei nostri amici diversamente abili, ma oggi facciamo di più. Oggi, a differenza delle precedenti amministrazioni, siamo scesi fisicamente per le vie assieme al nostro amico Riccardo Rivara, disabile dalla nascita, per vedere e vivere con lui le barriere architettoniche della nostra città con cui è costretto a confrontarsi ogni giorno».
Con questa premessa il capogruppo azzurro in consiglio Comunale  Pier Luigi Baschieri ha voluto toccare con mano i mille problemi di una città che, malgrado gli sforzi e gli investimenti, si direbbe ancora “fatta a scale”.
Partiti da piazza Mantegna Baschieri e Rivara hanno inforcato i portici del Bar Mirò, girato l’angolo dell’oreficeria e hanno proseguito in direzione dell’oreficeria Azzali. «Pochi metri e già ci rendiamo tristemente conto che Mantova è città ostile. Dai portici di piazza Marconi non è possibile scendere con la carrozzina a rotelle, per colpa dello scalino, per andare in via Calvi. Per fare ciò dovremmo tornare in Piazza Mantegna, percorrere la strada di piastroni e raggiungere il primo marciapiede raggiungibile all’altezza della profumeria Douglas».

La decisione che consegue è pertanto di proseguire sotto i portici dal negozio Azzali fino alla farmacia San Carlo. «Nella nostra passeggiata – prosegue Baschieri – ci accorgiamo di come gli ingressi dei negozi abbiano tutte un’altezza da terra differente: rari sono quelli a raso; la maggior parte presenta sempre uno o più scalini d’accesso. Scivoli tra un lato e l’altro delle vie troppo distanti da raggiungere per diversamente abili che per muoversi devono spingersi a braccia, pavimentazioni sempre più sconnesse, fughe tra il lastricato pericolosamente larghe (inciampiamo anche noi che camminiamo e abbiamo visto con quale facilità si infila la ruota della carrozzina a rotelle tra una pietra e l’altra)». Insomma, prosegue il capogruppo azzurro, «non c’è niente da dire; c’è solo da prendere atto, prima, e poi impegnarsi con seri provvedimenti e risolvere concretamente per Riccardo e per tutti i nostri cittadini diversamente abili, anziani e bambini, tutte le difficoltà che impediscono il raggiungimento in autonomia e in sicurezza di locali, negozi, portici, vie, piazze nel rispetto della dignità umana».

Interventi risolutivi urgenti andrebbero affrontati nel breve periodo mentre quelli maggiormente impegnativi tecnicamente ed economicamente si potrebbero spalmare sul medio/lungo periodo, suggerisce Baschieri. «Nel breve periodo suggeriamo ordinanze e protocolli da impartire agli esercenti per mettere in regola i propri negozi, venendo loro incontro con sgravi fiscali, sconti. Nel medio/lungo periodo io Comune, Amministrazione Comunale chiedo un’attiva partecipazione a scuole, licei e università presentando progetti di abbattimento delle barriere e, una volta scelte quelle fattibili, indico bandi a studi di progettazione e imprese edili per concretizzarle. I soldi stanziati ci sono. Basta lavorare seriamente».