MANTOVA – Grazie alla rivoluzione verde che ha conquistato la società, il florovivaismo è sempre più strategico per l’agricoltura e per i territori e prevede una ripresa dopo le difficoltà incontrate nell’era covid. Delle opportunità e prospettive economiche se ne è parlato, nel corso di una riunione convocata da Coldiretti Mantova e che ha coinvolto gli imprenditori del distretto florovivaistico Plantaregina, la realtà guidata da Paolo Arienti a Canneto sull’Oglio. Un’area a forte vocazione vivaistica, riconosciuta a livello nazionale e che da pochi mesi è sede del servizio regionale fitopatologico della Lombardia. «Lo stesso assessore lombardo Fabio Rolfi – ha detto Nada Forbici, coordinatrice della Consulta nazionale dei florovivaisti e presidente di Assofloro – ha attivato un tavolo di confronto sul florovivaismo, assicurando attenzione al settore, come dimostrato con l’erogazione dei 7mila euro per impresa al culmine della crisi pandemica». «Per Coldiretti il florovivaismo è un’attività di primaria importanza», ha ribadito Erminia Comencini, direttore di Coldiretti Mantova. Il comparto non è certo marginale e, con 27mila aziende e 100.000 occupati in tutta Italia, 2000 specie vegetali coltivate su una superficie di 30.000 ettari, vale circa 2,6 miliardi di euro all’anno, pari al 5% del Pil agricolo. Le prospettive per un futuro di crescita sembrano dunque essere rosee.