MANTOVA – Poco più di 500 persone controllate di cui 66 sanzionate con verbali da 400 euro. Questo il bilancio complessivo stilato dalla Polizia Locale di Mantova dopo un mese di controlli anti covid. Nello specifico i dati diramati circa l’attività del comando di viale Fiume si riferiscono al periodo che va dal 13 ottobre al 13 novembre. Nel dettaglio i cittadini controllati nel capoluogo virgiliano sono stati 502, mentre 115 risultano le attività commerciali ispezionate anche a fronte di frequenti segnalazioni anonime circa ipotetici assembramenti davanti agli esercizi pubblici. Tra questi solamente un titolare di esercizio pubblico è stato multato per inosservanza delle disposizioni governative e regionali nonchè segnalato alla prefettura per la sospensione dell’attività lavorativa. Proprio ieri intanto il neo prefetto di Mantova Michele Formiglio, in un incontro in videoconferenza con i rappresentanti sindacali di Cigl, Cisl e Uil, ha confermato l’operatività del Nucleo Ispettivo Covid, struttura composta da forze dell’ordine, vigili del fuoco, ispettorato del lavoro e Ats Val Padana, con il compito di far rispettare le misure anti contagio all’interno di aziende e Rsa. In una seconda riunione sempre via chat ma stavolta da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine, del comandante della Polizia Locale Paolo Perantoni, del presidente della Provincia Beniamino Morselli e dell’assessore Iacopo Rebecchi, sono stati presi in esame i dati sul numero di positività rilevate sul territorio provinciale anche in riferimento all’impennata dei contagi delle ultime settimane. Si è concordato che il dato territoriale sull’incidenza dei contagi sia il riferimento da seguire per orientare i controlli, che dovranno essere tanto più fitti quanto maggiori sono le risultanze locali sulla diffusione del virus. Inoltre si è ritenuto che alcune realtà, quale quella dei parchi pubblici, debbano essere particolarmente attenzionate, in quanto di per sè idonee a favorire assembramenti. In generale, è emerso un riscontro positivo circa la propensione al rispetto delle vigenti regole. Per tale ragione, non appare al momento necessaria l’adozione di provvedimenti relativi alla chiusura di strade, piazze o altri luoghi cittadini esposti a particolari concentrazioni di persone.