Basket Serie A2 maschile – Ghersetti e l’addio a Mantova: “Scelta del club, sarei rimasto”

Mario Ghersetti
Mario Ghersetti

MANTOVA “Capitano, mio capitano…”. Chi non ricorda la celebre frase del film L’attimo fuggente? Anche gli Stings, fino a qualche giorno fa, avevano il loro capitano, un vero punto di riferimento per la squadra e per chi, i tifosi in primis, aveva a cuore le sue sorti. Per tre anni Mario Ghersetti ha ricoperto questo ruolo importante in maniera carismatica. E nessuno poteva immaginare che qualcosa avrebbe cambiato il corso degli eventi. Pochi giorni fa si è però consumato il divorzio. Ed è proprio Ghersetti che ci spiega come è andata.
«Poco più di un mese fa – racconta SuperMario – è stata fatta una riunione per la mia riconferma. Sono emersi dettagli che tecnicamente ed economicamente avevo accettato. Nel giro di una settimana mi sarebbe dovuta giungere la proposta, ma non è mai arrivata. Ho solo parlato con Casalvieri, un amico. Evidentemente è avvenuto un cambiamento di rotta da parte della società che ho dovuto accettare, anche se nel frattempo ho rinunciato alle lusinghe di un altro club perché ero convinto di rimanere a Mantova. Avrei accettato qualsiasi tipo di proposta pur di restare. Non era un problema di soldi. Il vento è cambiato e, come dicevo, ho accettato il cambio di rotta anche se faccio ancora fatica a capire. E’ stata una scelta tecnica della società».
Ma tre anni da vero capitano non si cancellano con un colpo di spugna. «Mantova mi è entrata nel cuore – spiega – non posso dimenticare la stagione interrotta dal Covid dopo la vittoria a Ravenna. Eravamo un gruppo pieno di positività ed energia, con un allenatore, Finelli, che ci guidava e dava stimoli. Ricordo la trasferta di Cagliari e i nostri tifosi ripagati da un viaggio allucinante. A Mantova ho trovato tanti amici, compresi i vicini di condominio. Questo rimane e lo porto con me, come i momenti difficili superati insieme in questo ultimo anno, il cambio di rotta dopo la sconfitta di Trapani».
«Mi dispiace – prosegue Ghersetti – perché Mantova è la mia casa e non era nei piani andare via. Ma da uomo lo accetto e volto pagina, felice per le tante manifestazioni di affetto ricevute dai tifosi. Il Cda ha deciso così, ma certo la vicenda poteva essere gestita in modo migliore. Sono fiero di aver dato fino all’ultima goccia di sudore e del rapporto con i tifosi, facendo da tramite per la società e la stampa. Un rapporto che è stato bellissimo e che ci è mancato nell’ultimo periodo perché il pubblico non era presente».
Ghersetti nella prossima stagione giocherà a Rieti in Serie B, voluto fortemente da coach Finelli. «Altre squadre mi volevano – svela – ma quando ho saputo che Finelli andava a Rieti e che puntavano a me come primo acquisto, ho deciso che non c’era sistemazione migliore. Rieti vuole tornare ai fasti di un tempo e punta su giocatori di serie A. Sono felice di far parte di questo progetto. Sono carico e motivato. I sacrifici sono tanti, ma la vita sana mi permette di giocare ancora. Deciderò io quando smettere».
«Grazie a tutti per i tre anni fantastici a Mantova – conclude Mario – agli Stings auguro tutto il bene possibile, fanno parte di me. Un pensiero speciale va a Casalvieri e Cortese. E naturalmente a tutti i tifosi. I messaggi di questi giorni li custodisco nel cuore».