MANTOVA – Sua figlia stava affrontando una causa di divorzio in cui chiedeva all’ex marito oltre tre milioni di euro, e lui avrebbe detto al giudice che non sapeva che dietro quella separazione ci sarebbe stato un tradimento da parte della donna. Ciò che sarebbe invece emerso in seguito; per questo motivo un uomo sulla settantina è finito a giudizio per falsa testimonianza. E ieri a mettere ulteriormente nei guai l’imputato sono stati un investigatore privato sentito come testimone della parte civile, l’ex marito “tradito”, difeso dall’avvocato Luca Faccin, e soprattutto il genero dello stesso imputato, marito dell’altra figlia. Il primo ha riferito di una registrazione in cui il 70enne cerca di convincere il genero a perdonare la figlia nonostante questa abbia una relazione con un altro. Il secondo ha addirittura riferito di un summit di famiglia per risolvere la grana. La faccenda della falsa testimonianza è già costata una condanna al terzo uomo, che all’epoca davanti al giudice civile aveva negato di avere una relazione con la donna con la quale risulta sia poi andato a vivere. Sentenza già passata in giudicato, così come si è conclusa pure la vicenda dei risarcimenti, tutti respinti dal giudice, compreso quello dell’ex marito che chiedeva un risarcimento simbolico di 5mila euro per infedeltà coniugale. Ora davanti al giudice è finito anche il padre della ex sposa. Il prossimo primo marzo saranno sentiti i testioni della difesa. Non si esclude che per quella data il processo arrivi la sentenza.