MANTOVA Ha tutti i crismi di una tregua armata quella tra sindacati e vertici di Corneliani. L’attesa e le attese ora sono tutte sul nuovo amministratore delegato, Giorgio Brandazza, con il quale i sindacati auspicano un incontro nel più breve dei termini. Per questo per il momento lo stato di agitazione è sospeso, o congelato viste le basse temperature di questo periodo. È un po’ come dire: diamo il tempo necessario al nuovo amministratore di calarsi nella realtà mantovana, ma c’è anche la volontà di evitare che questo prenda tempo finendo per perderlo e farlo perdere soprattutto ai lavoratori, come spiega Merielisa Scirè, segretario territoriale Uiltec- Uil Cemona-Mantova. Il congelamento del pacchetto di scioperi dipende dalla sottoscrizione dei verbali di accordo dello scorso 19 novembre, nel quale è stato delineato il percorso condiviso. Non c’è ancora una data per la firma del nuovo Ad, anche se secondo voci di corridoio questa potrebbe arrivare entro natale. C’è poi la questione della fusione che riguarda Corneliani, sulla quale i sindacati chiedono la massima chiarezza, come sottolinea Michele Orezzi, segretario generale Filctem Cgil Mantova, il quale, riferendo del faccia a faccia di lunedì scorso con i vertici dell’azienda, ha ribadito l’importanza che venga riconosciuta la centralità dello stabilimento mantovano per la produzione, come ha ribadito sempre ieri Rosaria Scibilia, segretario territoriale Femca Cisl Asse del Po, che ha anche aggiunto che il clima tra i lavoratori sembra improntato all’ottimismo.