Depuratore, il comitato attacca “Proteste fuori tempo massimo”

CASTILIONE – Il comitato bresciano Gaia, che ha sede a Gavardo, dove potrebbe venire realizzato uno dei due depuratori della sponda bresciana del Garda in coppia con un altro depuratore a Montichiari, va all’attacco dei sindaci bresciani del Garda e del Comune di Castiglione.
«Vorrei ricordare a tutti – afferma l’ingegner  Filippo Grumi, presidente del comitato – che della depurazione del Garda si parla ormai da anni e il nome della cittadina di Lonato ciclicamente torna. Difficile pensare che un impianto di depurazione a Lonato sia una completa novità per tutti. E inoltre non capisco – prosegue l’ingegnere bresciano – perché da parte dei Comuni gardesani come Salò, Desenzano, Sirmione, Manerba o Padenghe, non sia mai arrivata una vera e propria presa di posizione. Di quei sindaci, al consiglio comunale aperto di Esenta, non si è visto nessuno. In ogni caso – puntualizza Grumi – le proteste che sono esplose da qualche settimana a questa parte, sono praticamente fuori tempo massimo. In provincia di Brescia si parla dell’impianto di depurazione del Garda ormai da molto tempo, ma prima di ora non si è mai sentito nessuno alzare la voce».
Da parte del presidente del comitato di Gavardo arriva anche una precisazione tecnica: «Terrei a sottolineare che al sindaco di Lonato  Roberto Tardani e al sindaco di Castiglione  Enrico Volpi, che anche nel caso in cui venisse realizzato l’impianto su Gavardo e Montichiari, anche il territorio di Lonato sarebbe interessato. La vasca di prima pioggia infatti è prevista proprio in territorio di Lonato. E chiedere ora l’intervento del commissario serve solamente a rischiare di far calare dall’alto una eventuale decisione (impianto Gavardo-Montichiari,  ndr ) su un territorio che quell’impianto non lo vuole».
Nel frattempo nel consiglio comunale di Castiglione di lunedì sera tutta l’assise ha dato il via libera all’amministrazione a usare i mezzi a propria disposizione per chiedere la realizzazione dell’impianto Gavardo-Montichiari. Durante la discussione sul punto, su proposta del capogruppo del Pd  Maurizio Caristia, è stata aggiunta la volontà di promuovere la creazione di un contratto di fiume per il Chiese.