Frustate alla moglie incinta, marito violento stangato

MANTOVA –  Quattro anni di reclusione contro i cinque chiesti in requisitoria dal pubblico ministero Michela Gregorelli. Questo quanto deciso l’altro ieri dal collegio dei giudici, presieduto da Gilberto Casari, nei confronti di un 24enne dello Sri Lanka residente nell’hinterland cittadino, finito sul banco degli imputati circa le ipotesi di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Una vicenda, afferente reiterate violenze e vessazioni perpetrate in ambito domestico ai danni della propria moglie, risalente nello specifico al periodo compreso tra il settembre del 2020 e lo stesso mese del 2021 quando, a seguito di denuncia da parte della persona offesa – non costituitasi però parte civile al processo – era scattata la procedura legislativa del codice rosso.
In particolare l’uomo, stando al quadro inquirente poi confermato dal dispositivo della sentenza, si era reso responsabile nel corso del tempo di plurime condotte maltrattanti, sia a livello fisico che psicologico, perpetrate anche durante la gravidanza della coniuge, non solo insultata e offesa a più riprese ma altresì percossa a suon di schiaffi e pugni in testa e sul corpo. Inoltre, tra i vari episodi addotti al giudizio ed enumerati in sede dibattimentale, la vittima sarebbe stata addirittura frustata dal marito con una corda e per questo costretta a vivere in un perenne stato di sottomissione e paura, tanto da dover ricorrere in determinate occasioni a cercare riparo a casa di parenti.