MANTOVA Altri 238 furbetti del reddito di cittadinanza scoperti ieri. Di questi 237 sono di Locri, mentre il 238esimo è di Mantova. Fonte Stefano Benigni, Manuela Gagliardi, Claudio Pedrazzini, Alessandro Sorte e Giorgio Silli, deputati di Cambiamo!, partito politico di centro destra, i cui esponenti hanno attaccato il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei % Stelle loro avversari. Sul furbetto mantovano non aggiungono altro se non che è stato scoperto in questi ultimi giorni dall’Inps. L’istituto di previdenza aveva già revocato nei mesi scorsi più di 230 di queste misure di sostegno nel Mantovano. Quello dei deputati di Cambiamo! non è l’unico attacco al reddito di cittadinanza in questi giorni che precedono le elezioni regionali in Emilia Romagna. Anche L’Unione Nazionale Consumatori ha detto la sua sull’argomento. Secondo i dati Inps, spiega una nota dell’Unione, le famiglie beneficiarie di reddito e pensione di cittadinanza sono 1.041.462, pari a 2.513.925 persone coinvolte. «Si è coperto solo il 57,2% delle famiglie povere, pari a 1 milione e 822 mila, e meno del 50% (49,9%) degli individui poveri, pari a 5 mln e 40 persone” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. «Inoltre l’importo medio da 493 euro è insufficiente a coprire la soglia di povertà più bassa in assoluto, quella di un single con più di 75 anni pari a 500,01 euro. Figurarsi – conclude – per la soglia più alta di oltre 2 mila euro al mese».