Il governatore Fontana alla Voce. “Risorse per il territorio: costruiamo e ripartiamo”

MANTOVA

Mantova «Il territorio di Mantova riceverà in totale 297 milioni di euro, distribuiti in opere pubbliche, difesa del territorio e adeguamento tecnologico degli edifici; tutte quelle voci che fanno parte del Recovery Plan, sostanzialmente. Un’attenzione particolare è stata data alle infrastrutture: finanziamento della tangenziale di Goito; inizio finanziamento dell’autostrada Cremona-Mantova (subordinato alla conclusione degli accordi con i concessionari); completamento della Poggio Rusco-Pegognaga, della tangenziale di Guidizzolo; raddoppio della Codogno-Piadena-Mantova; investimenti sul porto di Valdaro per il rilancio delle vie d’acqua» queste le parole del governatore di Regione Lombardia  Attilio Fontana durante la sua visita a Mantova e alla Voce di Mantova.

“E’ il momento di costruire – ha detto ancora Fontana – e, insieme, riusciremo a ripartire con determinazione e tornare ad essere punto di riferimento per il Paese. Ci vuole l’orgoglio, che tutti dobbiamo condividere, per rendere ancora più forte il ruolo della Regione Lombardia, avere una visione per il nostro futuro e valorizzare il capitale umano di cui disponiamo”. Riguardo al rilancio e alla ripresa economica, il presidente Fontana ha dato la linea indicando che, sino ad ora, l’impegno di Regione Lombardia era concentrato su misure come la facilitazione dell’accesso al credito e il sostegno alle aziende. “Adesso, pur non perdendo di vista quanto abbiamo fatto – ha rimarcato – concentriamo la nostra azione sul rafforzamento patrimoniale delle imprese, semplificazione, transizione digitale e green economy”.

Accanto al presidente Fontana, l’assessore, Massimo Sertori, che ha sottolineato come il “Piano Lombardia sia sostanzialmente un anticipo del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) in chiave lombarda, con l’efficienza tipica della Lombardia. Nell’investimento importante che la regione ha fatto su tutto il territorio, per un complessivo di 4 miliardi di euro, i primi 400 milioni sono andati proprio a province e comuni per rendere efficaci il prima possibile queste risorse. Così facendo il Presidente ha permesso che progetti, già nel cassetto di comuni e province, potessero essere finalmente finanziati accorciando al massimo i tempi di progettazione e realizzo delle varie iniziative». Sertori ha inoltre ricordato che il piano Lombardia è stato voluto e realizzato dal Governatore in un momento in cui ci si trovava nel pieno della crisi pandemica, ossia ai primi di aprile dello scorso anno, e nel giro di sei mesi ha aperto i primi tremila cantieri in tutta la regione. «L’obiettivo è stato dunque centrato: ideare e realizzare opere attese da anni e soprattutto farlo con tempestività, per aiutare un comparto che più di altri aveva subito un forte stop a seguito della pandemia. Il piano ha dimostrato la sua efficacia ma ha anche messo in luce i problemi, i punti di debolezza, che proprio stamane sono stati affrontati dagli interlocutori». L’assessore riferisce di lungaggini nelle procedure di implementazione del piano, causa di un inutile dispendio di tempo, diversamente evitabile se un processo di semplificazione fosse stato messo in atto precedentemente. «È per questo che il Presidente ha fortemente auspicato e fatto realizzare un progetto di semplificazione delle procedure, insieme ad un’attività politico-istituzionale di richiesta da parte di regione Lombardia nei confronti dello stato centrale. L’intento è quello di accorciare i tempi in modo drastico; in base alla normativa vigente, può capitare infatti che passino anche diversi anni dal momento del finanziamento a quello del realizzo dell’opera. Invero, la semplificazione è un elemento tanto importante quanto il reperimento delle risorse».