Il Gran Premio Nuvolari arriva in città ma sbatte sui tavolini dei plateatici

MANTOVA Ritorna a Mantova uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati del mondo automobilistico… e vengono tolti i tavolini dai plateatici di alcuni pubblici esercizi. A lamentarsi della situazione, Marco Gialdi, titolare del Bar Venezia, tramite messaggio social: «Domani ( oggi n.d.r.) parte il Gran Premio Nuvolari, evento positivo per la nostra città, peccato che quest’anno la gara del giovedì si faccia in centro storico, così da togliere i tavolini ai bar, facendo perdere fatturato e togliendo la possibilità a chi vuol vedere le auto storiche comodamente seduto» E conclude: « Perché a Mantova non si possono far convivere le iniziative senza recare danno ad alcuno? Ovunque si fanno eventi: la buona convivenza mi sembra una buona idea. Il giovedì è l’unica sera di tutta la kermesse che lavoriamo. Magari, per i prossimi eventi, si potrebbe cercare di essere più sinergici». Per la polizia locale, la parola d’ordine è “sicurezza”: anche solo una sbandata accidentale, in un centro storico così ristretto, sarebbe altamente rischiosa. « Ho letto le parole di Marco e posso dire questo – Mattia Pedrazzoli, Confesercenti Mantova- noi, come associazione, ci siamo attivati subito. Lunedì, appena arrivate le pec, abbiamo chiesto se si poteva far coesistere l’evento con il fatto di mantenere i nostri plateatici funzionanti, come sempre. In risposta abbiamo ottenuto l’orario di fine passaggio delle macchine e l’invito di non fare sedere nessuno in quell’intervallo di tempo, per questioni di sicurezza. Ovviamente quando si tratta di sicurezza non si può che essere d’accordo. Quello che proponiamo è di essere coinvolti prima nelle decisioni che riguardano i plateatici e i pubblici esercizi. Il nostro intento è quello di dialogare il più possibile per evitare di avere le notizie all’ultimo minuto, raccogliere proposte dai nostri operatori (che potrebbero migliorare la sinergia, evitando spiacevoli equivoci), e a allo stesso tempo accontentare le parti coinvolte». Antonia B.Baroni