Confindustria Mantova, un progetto pionieristico per il rapporto scuola-lavoro

MANTOVA Oltre il 25 per cento di giovani a Mantova non studia e non lavora. La provincia virgiliana in Lombardia risulta quella con la maggiore percentuale di “ Neet”, giovani che non hanno continuato gli studi e non si sono introdotti nel mondo lavorativo. A parlarne, e a lanciare una soluzione alternativa, ci ha pensato ieri mattina Confindustria Mantova. Durante la giornata dedicata alla propria assemblea generale annuale, presso il teatro Bibiena, in collegamento televisivo con SkyTg24, gli esperti del settore, moderati dalla presentatrice Mariangela Pira, hanno lanciato il progetto “ Calamita” dove Confindustria Mantova diventa l’interlocutore chiave tra imprese e scuole per mettere freno alla perdita di risorse umane. Andrea Garnero, Economista del Lavoro presso la Direzione per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’Ocse: «Fenomeno dei neet è diffuso in Italia, non solo in alcune regioni. I neet sono elevati anche tra i laureati, indicativo della difficoltà di inserirsi sul mercato del lavoro. In un momento dove servono talenti e dove le aziende avrebbero bisogno di circa 500.000 profili di specializzazione scientifica-tecnologica, è palese che ci sia una sproporzione tra domanda e offerta formativa: c’è una formazione troppo formale e poco professionalizzante». Barbara Novellini, Vicepresidente Confindustria Mantova, « Il Progetto “Calamita” nasce per avvicinare impresa e scuola e si sviluppa in due tempi: parte da un protocollo Scuola -Impresa, sigliato nella sede degli industriali mantovani, che prevede un coinvolgimento attivo durante gli studi (già dal triennio delle superiori) attraverso attività di alternanza scuola/lavoro, visite aziendali e progetti di orientamento. Successivamente al diploma, “ Calamita” si trasforma in un patto tra impresa e studente, declinandosi o nell’introduzione immediata dei neo-diplomati in azienda, o di accompagnamento al corso universitario scelto (tramite erogazione di borse di studio) a patto che poi i ragazzi ritornino con la loro competenza acquisita a lavorare in azienda. Francesco Copercini, Vicepresidente Confindustria Mantova, «È iniziativa di valore, dove investiremo molte risorse. Il progetto assume quindi anche valenza sociale – dare supporto strategico e anche economico – e può avere un impatto importante sul territorio dal punto di vista demografico e industriale, perché supporta le aziende nel percorso di reperimento del capitale umano».
Antonia B.Baroni