MANTOVA Stando alle accuse avrebbe raggirato un’imprenditrice mantovana promettendole di risolverle questioni sia di natura professionale, patrimoniale che personale. A processo, per truffa, furto, appropriazione indebita ed estorsione, è così finito un 55enne cagliaritano all’epoca domiciliato nell’Alto Mantovano e difeso dall’avvocato Stefania Magnani. I fatti addebitatigli risalirebbero al periodo tra il marzo 2018 e il gennaio 2020 quando, spacciandosi in primis per un addetto fiduciario del tribunale di Napoli si sarebbe offerto alla persona offesa – una 60enne costituitasi parte civile – quale intermediario per la risoluzioni di controversie di natura fiscale che attenevano suo padre, destinatario nella circostanza di una cartella esattoriale da quasi 400mila euro emessa dall’Agenzia delle Entrate. E in secondo luogo nel prodigarsi per scoprire circa paventati non meglio specificati illeciti, architettati da terzi soggetti ai danni della donna e dei propri familiari al fine di impossessarsi della loro società di cui invece, di lì a breve, se ne sarebbe in realtà appropriato lui stesso. Infine proponendosi per far iscrivere il figlio della presunta vittima – aspirante pilota di automobilismo – a fantomatiche Academy sportive e per questo facendosi da lei consegnare 9mila euro oltre ad oggetti preziosi, dati in pegno ma poi da lui rivenduti a un Compro Oro. Promesse alla fine da lui mai mantenute come riferito in aula dalla stessa persona offesa.





































