MANTOVA – È slittata al primo febbraio dell’anno prossimo l’apertura del processo a carico di Fabio Milani e Salah Eddine M’Hamdi, uno degli ultimi procedimenti rimasti in piedi per la vicenda delle auto schilometrate che ha coinvolto l’ex re della ristorazione mantovana Pier Vittorio Belfanti. Si tratta di uno processo nato da uno stralcio dei due procedimenti scaturiti dalle operazioni Remax e Formula che avevano portato a scoperchiare una vera e propria organizzazione dedita alla truffa nel campo della vendita di auto usate. L’inchiesta aveva portato nel giugno 2017 ad indagare 17 persone, di cui 11 sottoposte a misura cautelare. Uno scenario quello ipotizzato dagli inquirenti che portava fuori dai confini nazionali mentre in Italia il meccanismo ruotava principalmente attorno all’ufficio mantovano della Gold Car di via Spalti a Cittadella. L’organizzazione importava auto di seconda mano dalla Germania tramite società cartiere, per poi rivenderle con chilometraggi palesemente alterati al fine di aumentare il guadagno dalla loro vendita.