OSTIGLIA – Indagini dal cielo per cercare di fare luce sulla scomparsa di Carlo Morandi, il 60enne ostigliese scomparso dalla propria abitazione lo scorso 6 novembre. Ieri un elicottero del Nucleo carabinieri di Orio al Serio ha pattugliato un’ampia porzione di territorio in cui l’uomo ha fatto perdere le proprie tracce, ma senza esito e non è stata nemmeno rinvenuta l’automobile con cui il 60enne si era allontanato dall’abitazione di Correggioli.
In questi giorni, allo scopo, erano stati fatti abbassare i livelli del Canal Bianco al fine di evidenziare eventuali presenze sui fondali e i carabinieri hanno perlustrato una zona di territorio ricompresa tra la conca di Governolo e il comune rodigino di Melara, senza tralasciare, in tale fascia di territorio, anche le sponde del Po e le aree golenali. Ma nessuna delle perlustrazioni messe in campo, che si sono protratte per tutta la mattinata di ieri, ha dato esito.
Di Carlo Morandi non si sa più nulla dalla serata tra sabato 6 e domenica 7 novembre scorsi. L’uomo era uscito di casa con una Fiat Panda di colore bianco, targata DH 485 JZ e recante sul baule posteriore un adesivo che riproduce l’impronta di un cane e non ha più dato sue notizie: con sé aveva il cellulare e 100 euro in contanti e zoppicava vistosamente per i postumi di un’operazione. Ovviamente i carabinieri sono pronti a raccogliere qualsiasi informazione utile per scoprire cosa possa essergli accaduto.
Nelle ore immediatamente successive la scomparsa dell’uomo, la famiglia aveva iniziato a diffondere su facebook fotografie del 60enne e appelli nella speranza di ricevere segnalazioni. Tale strada però non aveva portato ad alcun risultato. Qualche giorno dopo allora erano iniziate le ricerche da parte di carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile. Anche in quel caso però di Morandi non era stata trovata alcuna traccia né a Ostiglia né nei territori dei comuni confinanti.