MANTOVA Crescono i reati da “codice rosso” mentre resta stabile il numero dei provvedimenti degli ammonimenti adottati dal questore per stalking e violenza domestica. Questo in estrema sintesi il bilancio tracciato dalla questura di Mantova sulla violenza di genere, i cui dati sono stati diffusi ieri, 8 marzo, giornata internazionale della donna. Per quel che riguarda gli ammonimenti emessi dal questore (l’ammonimento è alternativo alla querela, permette alle forze dell’ordine di intervenire in maniera più rapida e in caso di inosservanza a questa disposizione del questore scatta il procedimento penale d’ufficio, ndr), il confronto tra il 2021 con l’anno precedente offre cifre praticamente identiche: 29 ammonimenti nel 2021 contro i 27 del 2020 per reati quali stalking (atti persecutori, ndr) e violenza domestica. Su questo fronte nei primi due mesi di quest’anno il capo della Polizia cittadina ha già emesso due ulteriori ammonimenti per stalking e un ammonimento per maltrattamenti domestici. Decisamente più consistente il divario dei reati da “codice rosso” contestati nel 2021 rispetto all’anno precedente (63 contro 42). In particolare sono raddoppiate le denunce penali per casi stalking, passate dalle 6 del 2020 alle 13 dello scorso anno. Aumento consistente anche delle denunce per maltrattamenti in famiglia e lesioni (37 contro le 26 del 2020), mentre è più lieve ma non meno grave la crescita dei casi denunciati di violenza sessuale (13 nel 2021 contro i 10 dell’anno precedente). Questo aumento generalizzato delle denunce, se da un lato può essere considerato un ulteriore campanello d’allarme su una situazione che si era già aggravata nel 2020 in concomitanza del primo lock-down per il Covid, dall’altro lato va invece interpretata come una maggiore convinzione da parte delle donne a denunciare mariti o fidanzati violenti.