MANTOVA – Da quella finestra di via della Certosa volava di tutto: uno stendibiancheria, vestiti, cocci di vetro, pannelli di compensato di un armadio e altro ancora. Sembrava la notte di capodanno di qualche città del centro sud in cui ancora viene osservata l’usanza di gettare qualsiasi cosa dalla finestra o dal balcone allo scoccare della mezzanotte. Ma anziché la notte di San Silvestro era una anonima serata infrasettimanale di ottobre nel quartiere di Borgo Angeli, dove alcuni passanti si sono visti piovere di tutto sul marciapiede sottostante all’abitazione di un 26enne straniero. Il giovane, un africano, aveva scagliato tanta di quella roba sul marciapiede di sotto casa sua da rendere impossibile e pericoloso il passaggio ai pedoni. E qualcuno di questi pedoni ha chiamato la Polizia locale che ha inviato immediatamente una pattuglia sul posto. Gli agenti hanno quindi individuato il responsabile di quello sfacelo, il quale per giustificarsi ha detto dichiarando di essere stato costretto a disfarsi di tale materiale poiché aveva una perdita di acqua nel bagno. Un’argomentazione che non gli ha evitato una multa di 500 euro più il pagamento delle spese sostenute per la rimozione dei rifiuti da Tea, il cui personale è stato fatto intervenire immediatamente dagli stessi agenti di viale Fiume per il recupero del mobilio scaraventato sul marciapiede, visto il pericolo che lo stesso poteva determinare per i passanti.