Migliaretto ok, ma basta piante il futuro sono droni e sicurezza

MANTOVA D’accordo, da due anni l’ex aeroporto di Mantova non è più tale, e oggi è un bel piano di 275mila metri quadri senza destinazione d’uso. Proprio conoscendo l’orientamento della giunta di Mattia Palazzi il consigliere regionale Alessandra Cappellari spinge affinché l’interesse del Comune per acquisire il Migliaretto dal patrimonio dello Stato (ma ancora non si sa per quale cifra) porti a realizzare opere di pubblica utilità e di sviluppo, partendo dai trasporti rapidi e dagli spazi idonei per la Protezione civile.
Per il consigliere leghista al Pirellone, che è anche membro dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale, «il rilancio del Migliaretto deve tener conto del sedime su cui sorge: questa è l’unica area sulla quale si può contare per la sicurezza della città di Mantova circondata dai laghi e potenzialmente a rischio di esondazioni, come accaduto nel tempo».
Di certo a suo dire, non c’è bisogno di un’ennesima area verde. Né per fermare altre mire o speculazioni la Regione si sarebbe trovata con le mani legate: «Su questa materia non avevamo diritto di prelazione, e la legge sulle dismissioni, mancando degli attuativi, non ci ha consentito nemmeno di fruire di proroghe sui tempi per avanzare la richiesta allo Stato. Volendo – prosegue Cappellari –, si può anche dire che a Milano non tanti ci credevano quanto ci credevo io, che avevo addirittura presentato a sei commissioni un progetto del Politecnico per realizzare un vertiporto. Ma la legge era chiara: il primo interlocutore doveva essere l’ente locale più prossimo a quell’area, e dunque il Comune».
Ideale per la squadra leghista sarebbe stata la gestione del Migliaretto in capo all’Enac «perché ognuno deve fare il mestiere che è capace di fare. E come già sta avvenendo in molte altre città, uno spazio con queste caratteristiche è perfetto per lo sviluppo di nuove tecnologie come la creazione di un vertiporto con una parte dedicata ai droni, fondamentali nel prossimo futuro per la logistica in tanti settori. Ma purtroppo, il sindaco Palazzi sta pensando (o forse già lo ha fatto) di acquisire l’area per creare un nuovo parco, potenziale ricettacolo di malviventi e di spaccio, facendo perdere a Mantova un’occasione per l’utilizzo funzionale di questa grande area».
L’auspicio del consigliere leghista è che una parte del Migliaretto venga comunque destinata a stalli per droni, ad area di esercitazione per la Protezione civile o per il ricovero mezzi dei Vigili del fuoco. «Auspico anche che si valuti il posizionamento di un elisoccorso per l’ospedale. Purtroppo la Regione, come detto, non è potuta intervenire impugnando il decreto ministeriale perché sul tema in questione non vi sono i decreti attuativi sul federalismo» conclude Cappellari.