Omessa bonifica alla Ies: il processo sta entrando nel vivo

MANTOVA Con l’audizione di Gian Paolo Oneda, direttore di Arpa a Mantova, e dell’ingegner Sandra Savazzi del Comune di Mantova, è proseguito venerdì mattina in tribunale a Mantova il processo per inquinamento ambientale e omesse bonifiche nella ex raffineria della Ies. Sul banco degli imputati, oltre alla stessa società del gruppo Mol, ci sono gli ex manager e amministratori Maurizio Migliarotti, Fausto Ponti, Ferenc Zoltan Horvat, Luca Perboni, Bianca Elena Valisescu e Richard Milosovic. Già nelle precedenti udienze i tecnici di Arpa, anch’essi sentito in qualità di testimoni della pubblica accusa, avevano affrontato il tema del surnatante che dall’ex raffineria si sarebbe propagato fino alla Belleli Energy, e questo fin già dai primi anni 2000. L’inquinamento riguarderebbe un’area tra i 20mila e i 45mila metri quadrati. Nel 2015, avevano riferito, era stata avviata una procedura di bonifica dei punti contaminati all’interno della ex raffineria; l’azienda aveva piazzato degli skimmer per il recupero del surnatante e Arpa dei piezometri per monitorare la situazione. Secondo Arpa nel 2017 il surnatante era aumentato del 15% rispetto a due anni prima mentre nel 2019 l’aumento era stato addirittura del 65% rispetto al 2017. Il surnatante non sarebbe però finito nel Lago di Mezzo. Il processo è stato poi aggiornato al prossimo 28 febbraio quando entrerà nel vivo con l’audizione dei periti di parte dell’accusa e delle difese. Il primo a essere sentito sarà l’ingegner Giovanni Auriemma, consulente della pubblica accusa, sostenuta in aula dai Pm Silvia Bertuzzi e Michela Gregorelli.