Palazzi: senza Rdc il welfare grava sui Comuni

MANTOVA Sono 169mila le famiglie italiane, secondo i conteggi del Movimento 5 Stelle, che verranno private del Reddito di cittadinanza in base alle ultime scelte del governo di Giorgia Meloni. Contestualmente, si verranno a sommare gli stralci dello stesso governo su numerose missioni del Pnrr dalle quali dipendono numerosi progetti presentati dai Comuni ma adesso non più finanziabili.
Contro queste posizioni di Roma si è scagliato il sindaco Mattia Palazzi che accusa l’esecutivo centrale di scelte “centraliste”, tutt’altro che dirette a una maggiore autonomia degli enti locali (Comuni in primis), e anche tutt’altro che “liberali”.
«Il governo negli ultimi due giorni è riuscito a creare due bei disastri – commenta il primo cittadino –. Ha cancellato missioni del Pnrr per miliardi di euro, i cui fondi erano già stati assegnati ai Comuni vincitori di bandi. Non solo: ha anche scaricato centinaia di migliaia di cittadini che percepivano il reddito di cittadinanza, con un sms. Proprio con un sms», rimarca Palazzi, che denuncia «Oltre al danno la beffa».
I percettori del Rdc, denuncia il sindaco, «sono stati letteralmente scaricati sui servizi sociali dei Comuni. Ai quali, ovviamente, non è stato dato nemmeno un euro per gestirli. E meno male che loro sarebbero i liberali e federalisti… Mai visto tanto miope centralismo. Cambiano le regole del gioco a partita quasi finita, senza concordare nulla e senza dare alcuna certezza. È un misto tra incapacità e indifferenza ai problemi enormi che così si creano. Il governo ha deciso di fare il gioco delle tre carte con Comuni e cittadini. Noi no».
Non sembrano invece correre pericoli i piani di via Roma che già avevano recepito il benestare ministeriale per beneficiare dei fondi Ue: «Noi andiamo avanti con gli impegni presi avendo rispettato tutte le regole e contrattualizzato il 100% dei lavori nei tempi fissati dai bandi del Pnrr», conclude Palazzi.