MANTOVA – Mantova Non tanto le opere storicamente collocate nel palazzo, ma piuttosto i suoi arredi, le suppellettili, i metalli (branca della storia dell’arte e degli studi rinascimentali troppo spesso considerata “cenerentola”), eppoi la vita stessa di corte. Questa la programmazione presentata da Stefano Baia Curioni, presidente della Fondazione Te, al Comune in vista del nuovo anno. Unitamente a questa pianificazione culturale, la stessa Fondazione ha proposto un nuovo sistema di riparto delle entrate da biglietteria.
La Fondazione ha comunicato già il 20 ottobre scorso il disegno generale delle iniziative culturali, descrivendolo sommariamente (nel dettaglio molto ancora deve essere definito) come una perlustrazione in due step dedicata al tema “L’Arte di Vivere”.
Il tema mira ad approfondire vari aspetti legati alla storia della villa giuliesca e ai suoi apparati decorativi, indagando lo stile di vita alla corte dei Gonzaga. Il tutto si articolerà in due iniziative principali: la prima nella primavera 2022 sarà incentrata sui parati in pelle e sulla decorazione murale in gran parte oggi perduta; la seconda, da attuare nell’autunno-inverno 2022, sarà invece dedicata alle opere in metallo realizzate su disegni di artisti cinquecenteschi.
Tutte le mostre saranno ubicate nell’ala napoleonica di Palazzo Te, per la quale sarà fatta richiesta di uso temporaneo non esclusivo corredata dal dettagliato progetto espositivo e, ovviamente, dal protocollo covid-19.