MANTOVA – Anche dalla nostra provincia arriva un contributo militare alle truppe ucraine impegnate nel conflitto mosso dall’invasione russa del 24 febbraio dello scorso anno. Aiuti tecnici, in termini di addestramento, ma anche di mezzi. A sostenerlo sono le agenzie di stampa internazionali e rimandate dall’Adnkronos. Addirittura ci si mette di mezzo il magazine più famoso al mondo per quanto riguarda le classifiche della produzione industriale del globo.
In base alla pubblicazione internazionale, l’Italia ha fornito in questi ultimi tempi all’Ucraina 120 obici semoventi modello M109 che erano stati dismessi, ma che poi sono stati ricondizionati. Lo riporta infatti l’edizione ucraina di “Forbes”, a detta della quale sarebbe stata proprio la Marconi Industrial Services di Curtatone (definita genericamente «una società privata lombarda specializzata nella revisione di mezzi militari») a effettuare la fornitura.
Sempre secondo “Forbes” l’industria curtatonese di questi obici ne ha riparati e modernizzati gratuitamente sette; informazione riferita e confermata da un rappresentante della società in Ucraina, Armen Melik.
Il costo per riparare un obice, ha fatto notare Melik, è di circa 3 milioni di euro. L’importo totale degli aiuti supera quindi i 20 milioni di euro. Una fornitura impegnativa che vede pertanto Mantova in prima linea, e che a conferma trova le dichiarazioni delle forze armate ucraine, secondo le quali tali mezzi sarebbero già stati ricevuti.
“Forbes Ucraina” ha anche riferito che Angelo Adriano, amministratore delegato della Marconi, ha inviato una lettera al ministro ucraino della difesa, assicurando che la sua azienda «è pronta a fornire ulteriore supporto tecnico agli obici, fornire pezzi di ricambio ed effettuare ulteriori ammodernamenti».
È sempre stata versione ufficiale del governo italiano quella di fornire all’Ucraina mezzi già in dotazione al nostro esercito, ma in via di dismissione per ammodernamento. E quest’ultima notizia parrebbe confermarlo.