Premio Virgilio d’Oro con 3 mesi di ritardo

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VIRGILIO DORO

MANTOVA Data fissata, finalmente fissata: sarà martedì 8 aprile il giorno delle consegne delle Edicole di Virgilio d’Oro, o più semplicemente “Virgilio d’Oro”, massima benemerenza della città. Le riceveranno in cinque: il soprano Eleonora Buratto, l’artigiano pasticcere Gianni Comparini, lo storico vicesindaco di Mantova, nonché fondatrice della Casa del Sole Vittorina Gementi (riconoscimento in memoriam, a 36 anni dalla scomparsa), il professore Luigi Gobio Casali, già primario di pediatria al Poma, e l’imprenditrice Emma Marcegaglia.
Cinque nomi sui quali è caduta, dietro le segnalazioni civiche, la scelta della commissione formata dal presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti e dei due vice Eugenio Anceschi e Fabio Madella, e il tutto ovviamente col visto decisivo del sindaco Mattia Palazzi. Ma la formula adottata per le benemerenze anche quest’anno ha incontrato osservazioni di merito da parte dei consiglieri leghisti: Anceschi stesso e Tommaso Tonelli. Intanto, sulle tempistiche: «Da regolamento, articolo 3 – rileva il vice presidente vicario Anceschi –, queste benemerenze dovrebbero essere consegnate entro le festività natalizie, ma per il sindaco questa scadenza parrebbe non esserci, visto che pressoché mai la rispetta. Quest’anno la sua ratiifica dei benemeriti è arrivata solo il 7 marzo, e stavolta non c’è nemmeno la giustificazione della pandemia».
Secondariamente, Anceschi sottolinea che, sempre in base al regolamento (articolo 8: “Le civiche benemerenze da conferirsi non devono superare ogni anno il numero complessivo di 3”), non dovrebbero essere consegnate più che tre edicole. Ma la deroga sul numero invero non è licenza del solo sindaco Palazzi. Guardando “l’albo d’oro” delle benemerenze anche in passato si è spesso sforato il numero massimo consentito, premiando quattro o cinque cittadini. «Vero – conclude Anceschi –, ma a questo punto si cambi il regolamento, se proprio non lo si voglia rispettare».

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