MANTOVA Postilla a latere: vuoi vedere che sta nascendo una lista civica da presentare alle amministrative del capoluogo nel 2020, con un unico punto di programma: contrastare l’inceneritore della Pro-Gest?
Gli indizi porterebbero a sostenerlo. E già si può ipotizzare anche quali possano essere gli attori di questo soggetto politico. Gli stessi che hanno lavorato in quest’ultimo anno per ricorrere nelle sedi amministrative e giudiziarie al progetto di conversione industriale della ex Burgo, e che avevano trovato banco di prova per un’alleanza trasversale nella partita della Grande Mantova: parliamo ovviamente di Giuliano Longfils, Michele Annaloro e Massimo Zera, ormai liberi battitori, nonostante permanga l’inquadramento, rispettivamente, nelle compagini di Forza Italia, M5S e Lega. Tutti e tre difficilmente ricollocabili (Longfils in particolare non troverebbe spazio di candidatura non solo fra gli azzurri, ma nemmeno fra i pentastellati, avendo alle spalle ben più che i due mandati di statuto). Altrettanto in salita la strada di Annaloro nei 5 Stelle, dove alle “comunarie” del 2015 aveva ottenuto la nomination con soli 17 voti. Altrettanto precaria la candidabilità di Zera sotto l’egida del carroccio, nella cui nomenclatura provinciale al momento risulta addirittura congelato per sei mesi. La linea di somma è dunque facile.