MANTOVA Siamo alle fasi conclusive: l’amministrazione comunale, dopo tre anni quasi di studi e monitoraggi, è pronto a varare il piano della mobilità sostenibile (Pums), passo preliminare del futuro piano urbano del traffico (Put). Lo studio, di cui sono già state date molte anticipazioni, ha superato anche la fase delle osservazioni portate da cittadini o partiti o associazioni. Un numero cospicuo di emendamenti (oltre trenta) sfrondato dagli uffici e molte volte respinti per inconferenza.
Il prossimo passaggio, a breve, sarà il benestare di giunta, dopodiché, passati 30 giorni di norma, si passerà alla convalida definitiva in aula consiliare. Fra i vari suggerimenti integrativi, quelli di Forza Italia; gli azzurri chiedevano di potere unificare il parcheggio Apcoa del lungolago con quello nell’ex area Tea di vicolo Stretto, ma la cosa per gli uffici è tecnicamente impossibile. Altrettanto respinta l’osservazione dei consiglieri Gorgati e Baschieri finalizzata a potenziare la flotta dei bus Apam, in quanto non rientra nelle materie del Pums. Migliore sorte invece per i suggerimenti di alcuni cittadini, come quella di prevedere un’espansione ciclabile di collegamento fra Te Brunetti e Porta Cerese (proposta sulla quale gli uffici sono già al lavoro); così pure quella di Marco Staffoli tesa a limitare le velocità in Te Brunetti.
Rigettate pure le osservazioni di cittadini di Fiera Catena per ottenere un ponte sul porto carreggiabile o di istituire la Ztl in via Trieste.
Accolta poi la proposta di Confesercenti di potenziare il sistema dei “parcheggi intelligenti” tramite cartelli a messaggio variavile, ma rigettata la proposta di sottopasso alla linea ferroviaria di Porta Cerese.
Altrettanto impossibile recepire il suggerimento di alcuni genitori per istituire le Ztl a tempo per agevolare le scuole di via Sauro, mentre è stata accolta la proposta del consigliere Pd Alessandro Vezzani di rendere più sicura tramite dossi strada Cipata.
