L’estate fa le valigie: temporali e notevole calo termico nel fine settimana

MANTOVA L’estate sta preparando le valigie. Se ne andrà a suon di temporali, localmente violenti, attesi sia questa sera che domani pomeriggio. Appare tuttavia azzardato calcolare al momento la traiettoria e, soprattutto, l’intensità dei fenomeni attesi da oggi a domenica. Così come è piuttosto difficile che la nostra provincia possa assistere ad un evento devastante come quello che domenica scorsa ha messo in ginocchio la vicina Verona. Il pericolo di una spazzolata temporalesca importante è però elevato.
Quel che è certo è il contemporaneo ritiro dell’alta pressione verso ovest e l’entrata di un robusto pacchetto di aria fredda nordatlantica nel cuore del Mediterraneo. Sarà questo a mettere l’estate davvero alle corde.
Già da oggi le correnti fredde settentrionali inizieranno ad attraversare la Francia dirette verso sud. Qualche spiffero fresco potrebbe già valicare le Alpi nel tardo pomeriggio interagendo con un suolo padano nuovamente molto caldo e umido (raggiunti ieri i 32°). A nord del Po ne potrebbe nascere una linea temporalesca prefrontale certamente pericolosa e carica di grandine. La Lombardia centrale e orientale e il Veneto pedemontano sono di nuovo candidati, fra le 18 e le 22, a fenomeni di una certa entità. Il pomeriggio ancora afoso, quindi caratterizzato da un substrato caldo-umido, potrebbe fare da carburante alla miccia accesa dall’aria fredda in arrivo. Più tardi arriveranno i temporali, ossia su un suolo meno surriscaldato, meglio sarà per il raffreddamento del suolo.
Diversa sarà la situazione di domani. La giornata sarà tutto sommato soleggiata fino al primo pomeriggio, con temperature attorno ai 28/29 gradi. In serata e nella notte successiva è atteso il transito di un fronte freddo vero e proprio collegato ad un asse di saccatura in movimento da ovest ad est. Dalle 16 in poi si innescherà quindi un fronte temporalesco non così pericoloso ma ugualmente incisivo e da tenere d’occhio. In questi casi è la Lombardia occidentale ad essere spesso più colpita dal maltempo; qui avviene solitamente la convergenza fra l’aria fredda in quota quella del flusso meridionale ascendente che precede il fronte. Basta però uno slittamento di meno di cento chilometri per spostare verso est gli effetti del maltempo.
Il transito perturbato avrà per esito anche un corposo calo della temperatura. Già domenica, sotto un cielo spesso nuvoloso e con la minaccia di nuovi rovesci nel primo pomeriggio, la massima non salirà oltre i 24 gradi, come pure lunedì.