MANTOVA – L’elenco dei sindaci del Pd pronti ad appellarsi alla libertà di coscienza si allunga. Tra quelli che il prossimo 12 giugno andranno a votare per i referendum sulla giustizia sbarrando il Sì anche Mattia Palazzi. «Andrò a votare sapendo che venuti meno i quesiti di maggiore percezione sociale, legalizzazione della cannabis ed eutanasia, difficilmente sarà raggiunto il quorum», ha spiegato il primo cittadino virgiliano a Il Foglio. E però lo farà contro l’indicazione del suo partito. Il segretario Enrico Letta ha tracciato la strada: il Pd è per il no su tutti e cinque i quesiti. «La scelta del segretario – argomenta Palazzi – parte da presupposti giusti: le questioni poste richiamano, per essere sciolte coerentemente e in modo organico, un intervento legislativo. Ma su tanti di questi aspetti il Parlamento non ha mosso un passo e dubito lo farà nell’anno elettorale. Per questo che mi sono convinto, su quasi tutti i quesiti, a votare sì, auspicando che sia uno stimolo per le Camere a mettere mano alle storture evidenti presenti in alcune norme».